Saranno gli studenti under 35 delle Facoltà di Architettura, Design, Ingegneria, Paesaggio e Urbanistica a ridisegnare la futura Piazza di Sona per restituirle il ruolo di cuore pulsante della comunità e i giardini della Torre Scaligera campanaria di Palazzolo.
Due siti da riqualificare individuati dal Comune di Sona per le due categorie in gara, Urban design e Landscape, del concorso internazionale di idee “COLLINE MORENICHE VERONA_MORAINIC IDENTITY REGENERATION COMPETITIONS”, realizzato dal Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano e inserito nella progettualità del Distretto del Commercio di Sona, Sommacampagna e Castelnuovo in partenariato con il Comune di Valeggio.
I giovani professionisti interessati a cimentarsi la valorizzazione e restituzione a nuova vita di due elementi simbolo dell’identità sonese, potranno iscriversi fino al 28 agosto e consegnare gli elaborati entro il 24 settembre 2021 accedendo al sito www.mirc.polimi.it
«La formula del concorso è particolarmente interessante perché permette ad amministratori e commercianti di interagire con gli studenti universitari, fornendo stimoli e indicazioni reali per orientare in senso pratico le attività di progetto ma lasciando contemporaneamente piena libertà di interpretazione — spiega la Vicesindaca e Assessora a Commercio, Turismo e Marketing del Comune di Sona, Elena Catalano — Una rete di memorie, esperienze e competenze differenti che dialoga, grazie al ruolo del Distretto del Commercio, per costruire progetti realistici in risposta a problemi concreti e criticità rilevate dall’Amministrazione e dalla Comunità».
La scelta di privilegiare lo studio e la riqualificazione di seguenti luoghi è presto spiegata. Alla Piazza di Sona, l’Amministrazione desidera attribuire nuovamente quella polarità e vitalità limitata dall’attuale conformazione, votata al parcheggio più che alla socialità, oltre che dalla necessità di interventi manutentivi all’accesso al Parco di Villa Trevisani.
La Torre Scaligera di Palazzolo è stata il punto trigonometrico utilizzato per costruire la mappa del territorio circostante e formare la Carta d’Italia terminata nel 1902: in posizione strategica e privilegiata per osservare ancora oggi la vallata dell’Adige, è un luogo apprezzato da turisti e cicloturisti che meritano di sostare in giardini curati ed esaltati da «Un progetto che ne sottolinei l’invidiabile bellezza e ne conservi l’identità”.
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