In un caso fa bene, nell’altro fa male. E’ l’effetto del sole estivo su alcune malattie della pelle, come acne e herpes simplex. Nel primo caso, l’esposizione consapevole ai raggi solari è curativa, mentre è dannosa con le vescicole dell’herpes.
L’acne è una malattia ormonale che però non dipende dalla attività degli ormoni, quanto piuttosto da come il follicolo pilo sebaceo risponde alla produzione eccessiva di sebo. Pustole, comedoni o brufoli sono le terminologie correnti e non cliniche per indicare le lesioni cutanee infiammatorie e non. Nella maggior parte dei casi (circa il 90%) non servono indagini ormonali, mentre è necessaria la cura con famaci topici per regolare la produzione di sebo, ed evitare così che le lesioni diventino profonde e si trasformino in cicatrici. Se curata bene, l’acne sparisce senza lasciare traccia. Nella maggior parte dei casi, l’esposizione al sole porta miglioramenti alla malattia.
Nelle forme lievi si ricorre a preparati da banco, ma la cura farmacologica va fatta sotto controllo medico. Sarà il dermatologo a valutare l’utilizzo di antibiotici per bocca o locali, di retinoidi sistemici (che sono i più efficaci) o della pillola anticoncezionale per le donne.
“L’acne può colpire sia maschi che femmine, e a tutte le età”, spiega il professor Giampiero Girolomoni, direttore Uoc Dermatologia. “Più frequente è nell’adolescenza, e non sparisce fino a quando non finisce la pubertà, ma può comparire anche dopo i 25 anni e nelle donne adulte. Se ben curata, l’acne non lascia segni, viceversa se viene trascurata può lasciare cicatrici che non si curano più”.
L’herpes simplex, invece, è un virus frequente e ricorrente, che torna spesso fino alla comparsa periodica molto ravvicinata. Le zone più colpite sono quella orale (intorno alla bocca) e genitale, ma può manifestarsi in ogni parte del corpo. Le manifestazioni possono essere dal semplice fastidio, per passare al bruciore, fino al dolore. Il sole, oltre ad essere spesso un fattore scatenante, è altamente dannoso perché accentua l’infezione, quindi non va assolutamente preso.La cura si fa con farmaci antivirali, sia in crema che per bocca, oppure nei casi più invalidanti con una terapia farmacologica preventiva della durata di molti mesi.
“L’Herpes l’ho visto dappertutto sul corpo dei pazienti”, aggiunge il professore. “Il trattamento va fatto con farmaci antivirali, sia in crema che per bocca. Più complesso è il caso di recidive ravvicinate che richiedono un trattamento prolungato e controllato clinicamente per valutarne l’efficacia”.