Sogliano e Baroni, sguardo al futuro Il tecnico è legato all’Hellas da un altro anno di contratto. Cosa farà il direttore sportivo?

La vittoria ottenuta contro la Salernitana è diventata la ciliegina sulla torta che ha certificato il raggiungimento di una salvezza che ha tutto il sapore di una vera e propria impresa. Sì, perché proprio di impresa si tratta. Dopo un girone di andata piuttosto deficitario, terminato con solo quattordici punti in saccoccia, e un mercato di gennaio che ha letteralmente rivoluzionato l’organico a disposizione di Marco Baroni, la squadra ha saputo disputare una seconda parte di torneo mantenendo un passo quasi da qualificazione europea. In diciotto giornate sono già ventitré i punti conquistati che valgono un totale di 37 con una salvezza conquistata quando rimangono ancora da giocare gli ultimi novanta minuti al Bentegodi contro l’Inter campione d’Italia. Alzi la mano chi non avrebbe messo la firma a inizio stagione per un finale come quello appena descritto.
I MERITI DI BARONI E SOGLIANO
La salvezza appena conquistata ha due nomi sopra tutti gli altri: Marco Baroni e Sean Sogliano. Il primo, reduce dall’ottimo biennio di Lecce, ha voluto provare l’esperienza di tornare dove aveva lasciato un bel ricordo da calciatore, sommato a un anno in panchina come vice di Alberto Malesani. Le premesse di un campionato non certo agevole c’erano tutte ma nessuno immaginava quello che sarebbe potuto succedere. Per far fronte a impellenti necessità di bilancio e agevolare qualche uscita di giocatori che, forse, avevano bisogno di respirare altra aria, a gennaio il tecnico si è trovato tra le mani una squadra rivoltata come un calzino. Molti, davanti a tutto questo, avrebbero alzato la voce e magari messo le mani avanti. Baroni, invece, non ha battuto ciglio e con grande umiltà si è messo a lavorare con quello che il diesse gialloblù gli ha messo a disposizione con i pochi denari rimasti. Buona parte delle plusvalenze realizzate, infatti, sono servite a riequilibrare una situazione debitoria che a quanto si è letto e sentito era tutt’altro che benevola. Tra i due è nata un’unità d’intenti rivelatasi alla fine la vera arma vincente. Il grande merito di Baroni è stato, poi, quello di riuscire a portare a bordo del proprio progetto tecnico i tanti nuovi arrivati, cercando di far rimanere in sella anche i pochi rimasti. Le difficoltà non sono mancate ma il percorso fatto ha consentito di raggiungere un obiettivo la cui strada per raggiungerlo appariva quanto mai irta e impervia.
NOSLIN, SERDAR E SUSLOV LE SORPRESE PIÙ GRADITE
Tra i giocatori, perché alla fine sono loro ad andare in campo, alcuni meritano una particolare menzione. Sicuramente Noslin, uno dei pochi arrivi di gennaio capace di conquistarsi subito la fiducia di Baroni. Quattro gol e alcuni assist che lo hanno subito portato all’attenzione di qualche club. Non dimentichiamo poi Serdar che da oggetto quasi misterioso è diventato pedina inamovibile. Infine Suslov, giocatore determinante dimostratosi elemento di altra categoria.
UNO SGUARDO AL FUTURO
La domanda nasce ora spontanea. Cosa farà Baroni ? E cosa farà Sogliano? Il tecnico è legato al club gialloblù da un altro anno di contratto ma le prime sensazioni sono quelle che una sua permanenza non possa essere data così scontata. Stessa cosa per Sogliano, le cui due ultime salvezze lo hanno posto all’attenzione di occhi interessati. Ogni discorso, tuttavia, è prematuro. Prima c’è la gara casalinga con l’Inter, dove i gialloblù potranno festeggiare il traguardo raggiunto insieme a propri innumerevoli tifosi. Il futuro più prossimo a tempo debito.
Enrico Brigi