Al termine di una partita incredibile, con un finale denso di emozioni da una parte e dall’altra, il Verona torna da San Siro ancora una volta a mani vuote. La squadra di Baroni, che ha dovuto fare i conti con le prime partenze nell’ambito della finestra invernale di mercato, ha disputato una partita accorta e di grande sacrificio. Sul risultato finale hanno pesato negativamente il comportamento del VAR – colpevolmente non intervenuto in occasione della seconda rete nerazzurra che andava annullata – e l’errore dal dischetto commesso da Henry che ha spedito sul palo il pallone del pareggio. Un po’ come successe nel lontano 1969 quando l’allora centravanti gialloblù Gianni Bui, a pochi minuti dal novantesimo, non riuscì a trasformare un calcio dagli undici metri che avrebbe regalato alla formazione gialloblù un’insperata vittoria. Ora, però, non c’è tempo di leccarsi le ferite perché la testa deve subito andare allo scontro salvezza contro l’Empoli, in programma sabato prossimo al Bentegodi. Un’altra gara, tanto per cambiare, da non sbagliare assolutamente.
UN BUON VERONA NONOSTANTE TUTTO
Il Verona visto a San Siro è piaciuto. La squadra gialloblù è scesa in campo con un atteggiamento decisamente propositivo tanto da riuscire a mettere subito in difficoltà la retroguardia nerazzurra, capitolando sull’ennesimo errore difensivo di questo campionato che ha consentito a Lautaro di regalare il vantaggio alla formazione di Simone Inzaghi. Il merito della squadra di Marco Baroni è stato quello di rimanere aggrappata alla partita, anche se in questo è stata in parte aiutata dall’Inter che ha dato l’impressione di voler gestire l’incontro, forte del minimo vantaggio acquisito. Trovato il pareggio i gialloblù hanno rischiato di capitolare in almeno in due occasioni, prima dell’infuocato finale che ha visto succedere di tutto e di più. Il mancato intervento del VAR in occasione della rete della vittoria nerazzurra di Frattesi ha scatenato un vespaio di proteste mentre i gialloblù hanno letteralmente gettato alle ortiche la possibilità di pareggiare fallendo con Henry un calcio di rigore. Polemiche a parte giusto anche evidenziare l’errore commesso dall’attaccante francese anche se queste cose fanno parte del gioco e devono essere accettate. Senza se e senza ma.
LO SFOGO DI SEAN SOGLIANO
Al termine dell’incontro l’unico tesserato del Verona a presentarsi in sala stampa è stato Sean Sogliano che, senza usare tanti giri di parole, ha commentato con durezza quanto successo in campo. Il diesse gialloblù, solitamente restio a proteste come lui stesso ha tenuto a puntualizzare, ha criticato aspramente l’operato del VAR Nasca, additando il suo mancato intervento per sanzionare il fallo di Bastoni su Duda come un errore grave, oltre a una mancanza di rispetto nei confronti della società scaligera e dei suoi tifosi. Probabilmente se Henry avesse trasformato il rigore non sarebbe successo nulla tuttavia l’intervento del dirigente gialloblù aveva il fine di far sentire la propria voce davanti a un evidente torto subito. E come era lecito attendersi è giunto anche il conseguente deferimento della Procura FIGC, più un atto dovuto che altro. L’importante, però, è che la squadra sappia ora trasformare tutto questo in rabbia positiva. C’è sempre un campionato da giocare e una salvezza da raggiungere. Mercato permettendo.
Enrico Brigi