Approvato dal Consiglio comunale di mercoledì con 20 voti favorevoli, 8 contrari e 4 astenuti, il Piano di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di Verona. “Il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica – ha spiegato l’assessore alle Aziende partecipate Daniele Polato – dispone che, annualmente, le stesse procedano ad effettuare un’analisi dell’assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni dirette o indirette, predisponendo un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione. Pertanto, il Consiglio è chiamato ad esprimersi rispetto ad una delibera tecnica che riguarda le azioni previste nel Piano di razionalizzazione delle 17 società partecipate del Comune, da approvare entro il 31 dicembre di quest’anno”. Il Piano riguarda 17 società partecipate del Comune di Verona, tra cui: Polo Fieristico Verona Fiere, controllata diretta dall’Ente comunale per 85% e indiretta, tramite Veronafiere Spa per il 15%; A4 Holding, su cui la Giunta ha deliberato lo scorso novembre la cessione delle quote comunali, pari al 4,648 per cento del totale; Gruppo Agsm, su cui è in fase di valutazione il programma di razionalizzazione delle partecipate indirette. Per Michele Bertucco, Sinistra in Comune: “E’ vero che si tratta di una delibera prevista dalla legge, ma che non riguarda solo aspetti tecnici. L’Amministrazione deve saper far valere le proprie indicazioni che non possono essere disattese in eterno dalle partecipate”. Secondo Carla Padovani, Gruppo misto: “Non è stato adempiuto del tutto a quanto predisposto con il Piano di razionalizzazione dello scorso anno, le cui indicazioni si ritrovano anche nel 2019 senza l’adozione di sostanziali modifiche negli assetti societari delle partecipate comunali”. Per Federico Benini, Pd: “Lo scorso anno è stato approvato un ampio Piano di razionalizzazione che non ha trovato alcuna effettiva efficacia nella sua attuazione. Sulle partecipate, infatti, non è stato fatto ancora nulla”. Per Mauro Bonato, Prima Verona: “Nella delibera ci sono posizioni contrastanti su quanto disposto dalla Legge. Pertanto non posso che esprimere il voto contrario su un Piano di razionalizzazione che non giunge sostanzialmente a nulla”. Secondo Tommaso Ferrari, Traguardi Verona: “Le partecipate sono ancora moltissime a Verona. Sembra che la loro razionalizzazione fatichi ad evolversi, in una sostanziale carenza di strategia da parte dell’Amministrazione”. Infine per Marta Vanzetto, Movimento 5 stelle: “L’amministrazione fantasma continua a tradire le promesse elettorali e di mandato, rimanendo intrappolata nel progetto Agsm Holding Albania”. BILANCIO AGEC: Successivamente, con 19 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti, è stato approvato il bilancio consuntivo 2018 di Agec. L’attivo dello stato patrimoniale di Agec è pari a 144.872.566 euro, rappresentato prevalentemente dalle immobilizzazioni, pari a 120.016.044 euro, con una netta prevalenza di quelle materiali, principalmente “Terreni e fabbricati” per circa 110.323.000 euro. A queste si aggiungono le immobilizzazioni finanziarie, per 5.400.000 euro, rappresentate dalla partecipazione nella società Agec Onoranze Funebri, e quelle immateriali pari ad 4.293.336 euro.