“Quando Omar ci vide, chiese a tutti: “Chi è di voi che gioca col numero 10?”. Lì per lì, non rispose nessuno. Poi Gianfranco si fece coraggio: “Alzai la mano, come a scuola. Arrossii, ero molto timido. Dissi, io gioco col 10…E Omar mi guardò e mi disse: “Ragasso, abeba accento argentino, ragasso, cambia quel numero, non giocherai mai nella Juve col numero 10. E’ mio…”.
E un giorno, poco dopo, sempre Omar che aveva capito le qualità di quel “ragasso”, gli disse: “Portami la borsa”. E Gianfranco Zigoni gliela portò. “Sì, gliela portai, una volta si usava così. I giovani portavano la borsa agli anziani della squadra. C’era grande rispetto..”.
A proposito di rispetto. Zigoni ricorda un altro episodio dei tempi belli della Juve. “Io giovane, ma già nel giro della prima squadra. Un ragazzo della Primavera, un giorno mi si avvicinò e mi disse “signor Zigoni”… Lo fermai, gli dissi, “sei matto, chiamami Gianfranco”. E la borsa di Sivori? “Dopo aver giocato qualche partita in prima squadra, assieme a lui, un giorno gli dissi: Omar, portami tu la borsa…”.
Forse andò proprio così. O forse è una delle tante “zigonate”…