Le eccessive piogge del mese di novembre stanno causando notevoli problemi alle aziende del settore agricolo. La condizione dei terreni impedisce lo spandimento dei liquami e il 30 novembre è il termine ultimo previsto dalle attuali normative, trascorso il quale vi sarà un blocco fino al 31 gennaio 2020. Le piovosità primaverili quest’anno hanno ritardato le semine con la conseguenza che le raccolte sono terminate tra il mese di ottobre e novembre. Questi due mesi solitamente sono dedicati agli spandimenti, che non sono potuti avvenire perché i terreni erano ancora occupati dalle colture.La condizione dei terreni rende inoltre difficoltose per non dire impossibili anche le normali lavorazioni agricole, costringendo le imprese a lavorare con un dispendio di carburante oltre i quantitativi di assegnazione previsti dalle tabelle regionali. Di qui la richiesta del presidente di Fimav, la Federazione Imprese di Meccanizzazione agricola Gianni Dalla Bernardina al governatore Luca Zaia per un intervento urgente per far fronte a queste emergenze che, se non affrontate, creeranno difficoltà oltre che alle imprese agromeccaniche anche a tutto il settore agricolo. La stessa sollecitazione è arrivata da Coldiretti Veneto, Cia Veneto e Confagricoltura Veneto attraverso i rispettivi direttori Pietro Piccioni, Maurizio Antonini e Luigi Bassani.