“È inconcepibile che di fronte alle immediate e ripetute segnalazioni di falle del nuovo sistema informatico presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, tutto sia andato avanti per un anno e mezzo creando disagi inaccettabili per l’utenza e per i sanitari che ora giustamente sono sul piede di guerra”. La posizione critica viene dalla consigliera regionale del Pd Veneto, Anna Maria Bigon. “A luglio e a ottobre 2023 abbiamo presentato due interrogazioni alle quali la Giunta regionale deve ancora dare risposta. Cosa dice Azienda Zero in merito all’acquisto del sistema ed al suo malfunzionamento a distanza di un anno e mezzo dalla sua installazione? Quali sono i motivi dei disservizi e perché non è stata approntata una soluzione di emergenza in grado di sopperire ai pesanti disagi?”. “Abbiamo inoltre chiesto più volte lo stop a questo sistema palesemente sperimentato sulla pelle degli operatori sanitari e dei pazienti. Un fatto inaccettabile, peraltro costosissimo, e per il quale bisognerebbe esigere il risarcimento dei danni. Ora i medici sono giustamente sul piede di guerra, trovandosi nell’impossibilità di svolgere il loro lavoro a causa di questo disastro informatico. Se neppure di fronte a questo appello la Regione non si muove, davvero si profila ulteriormente una passività dolosa”. Ma sulle criticità del sistema informatico gestionale regionale di Azienda Zero interviene anche Flavio Tosi nella sua veste di europarlamentare. “Cronache di una morta annunciata”, dice Tosi, che è stato assessore regionale del Veneto: “Sio non ha mai funzionato per colpa di un progetto impostato male da Azienda Zero e Regione fin dalla gara d’appalto. Lo denunciamo politicamente da più di un anno, abbiamo presentato anche una relazione tecnica per spiegare nel dettaglio cos’è stato sbagliato. Sono vicino a medici e personale sanitario degli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, che stanno subendo un forte carico di stress e fanno i salti mortali per tamponare i disservizi di Sio e limitare i danni a pazienti e cittadini. L’azienda ospedaliera di Verona non ha colpe, la responsabilità di quanto sta accadendo è su scala regionale. Auspico un intervento anche dei rappresentanti sindacali di categoria nel corso del confronto di venerdì col Presidente Cappellacci”. Tosi infatti ha organizzato con Forza Italia e il Ppe, e in collaborazione con la deputata Paola Boscaini, il convegno “SSN: Criticità e possibili soluzioni anche in prospettiva europea”, che si terrà venerdì 8 novembre dalle 18 alle 20 all’Hotel Catullo, vicino al casello di Verona Est. Con Tosi, Boscaini e il consigliere regionale Alberto Bozza ci sarà proprio Cappellacci, che si confronterà con la sanità veronese e sempre nella giornata di venerdì visiterà il Pronto Soccorso di Borgo Trento (alle 12.30), quello di Bussolengo (alle 15:00) e di Peschiera del Garda (16.30). Tra i relatori del convegno il presidente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Verona Giuseppe Lippi, il presidente della Consulta dei Primari di AOUI Verona Vincenzo Di Francesco, il presidente di Aris Triveneto e direttore generale Università e Ricerca dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Mario Piccinini e il professore di Gastroenterologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Cristiano Spada.