“Il Sindaco Sboarina e Solori sospendano le ingiunzioni di pagamento e l’avvio di procedure esecutive nei confronti dei contribuenti veronesi. Il Veneto è in zona arancione e questo aggraverà ulteriormente la situazione economica delle attività imprenditoriali e commerciali, dei loro lavoratori e delle rispettive famiglie. In questo contesto pensare di notificare atti, o avviare procedure esecutive rischia di risultare pericoloso per la tenuta economica e soprattutto sociale del nostro tessuto produttivo”.
Questa la richiesta scritta arrivata al Sindaco Federico Sboarina e all’Amministratore unico di Solori Marco Vantini, da parte di Flavio Tosi con i Consiglieri comunali Alberto Bozza (Lista Tosi), Patrizia Bisinella e Paolo Meloni (Fare Verona).
Tosi e i Consiglieri scrivono: “Con il 31 dicembre 2020 è terminato il periodo di sospensione delle notifiche delle ingiunzioni di pagamento e delle azioni esecutive nei confronti dei contribuenti. E, parallelamente, dal 1 gennaio sono entrate in vigore norme bancarie che rendono più semplice mandare in ‘default’ un contribuente. Tutto questo mentre Verona e il Veneto sono in zona arancione, con le restrizioni o le chiusure imposte a molte attività e lavoratori che da quasi un anno vivono situazioni di blocco. A fronte di queste limitazioni però i ristori del Governo arrivano con tempistiche troppo lunghe e in misura assolutamente insufficiente per poter tamponare le conseguenti perdite di fatturato”.