Silenzio, parla la musica Serata speciale in attesa della particolare stagione che prenderà il via il 25 luglio e che avrà 11 eventi. Alle 19.45, di fronte al municipio, saranno eseguiti alcuni capolavori di Rossini, Verdi, Puccini, e Mascagni. Ingresso libero fino a esaurimento posti

La lirica torna in scena. In un mo­do inedito, che stravolge la tradizione cittadina. E però ciò che conta è che la musica tor­ni a riempire l’aria. Alzi la ma­no chi tre mesi fa ci avrebbe scom­messo un centesimo. La Fondazione Arena, in at­te­sa di accogliere nuova­mente il pub­blico nell’anfi­teatro, ha de­ciso di omaggiare la città con una serata d’autore, preludio al Fe­stival d’estate 2020 – Nel cuore della Musica, che pren­derà il via il 25 luglio con un evento spe­ciale dedi­ca­to agli opera­tori sa­nitari du­ramente impe­gnati nella ge­stione del­l’emer­genza sani­ta­ria. L’or­che­stra e il coro are­niani sa­ranno guidati dal maestro Fran­cesco Om­mas­­sini. Il concerto si terrà alle 19.45 in piazza Bra con in­gresso libero fino a esauri­mento dei posti dispo­nibili. Ver­ranno eseguite alcu­ne tra le più celebri pagine del­le o­pe­re di Rossini, Leonca­vallo, Puc­cini, Verdi e Ma­scagni: una gustosa ante­pri­ma dei pro­gram­mi delle 11 serate che dal 25 luglio al 29 agosto ri­por­teranno la grande musica in Arena in una rinnovata ve­ste tutta da sco­prire. “Si tratta di un regalo alla città dopo tan­ti mesi di silenzio, senza spet­tacoli e musica dal vivo” dice il sindaco Federi­co Sbo­a­rina. “Allo stesso tempo sarà un momento simbolico in at­tesa della riaccensione del­l’an­­fi­teatro e dell’edizione stra­or­di­naria del Festival 2020. Ve­rona da sempre è vicina alla sua Fondazione Lirica, una ve­ra e propria ec­cellenza nel panorama artisti­co inter­na­zio­nale, così come è parte inte­grante della città. Un le­game indissolubile che que­sto con­certo vuole sancire, per ripar­ti­re più forti di prima, lun­go quel percorso proget­tua­le che, fi­nalmente, negli ultimi an­ni ha visto scendere in campo tutto il sistema Ver­o­na”. Grande en­tu­siasmo an­che da parte del sovrinten­den­te della Fon­da­zione, Cecilia Gasdia: “So­no molto felice di annun­cia­­re questo concerto che segna il ritorno della gran­de musica dal vivo nella no­stra città. L’im­por­tante è guar­dare al futuro con im­pegno, dedi­zione ed en­tu­sia­smo. Sa­rà un’estate piena di musica no­nostante tutte le dif­ficoltà e di questo rin­gra­zia­mo la città, gli spon­sor e i no­stri la­vo­ra­tori”. Fiato alle trom­be. Lo spet­­tacolo sta per ricomin­cia­re.

E Gabbani fissa la data del 26 agosto

In Arena la terza tappa del tour acustico. Porterà in scena uno spettacolo inedito che racconterà il suo percorso artistico

“Il percorso di rilancio è solo all’inizio”

Il futuro di Fondazione Arena è stato al centro della discussione del Consiglio straordinario di ieri sera, convocato su richiesta dei consiglieri di minoranza con una mozione a firma dei capigruppo Michele Bertucco (Sinistra in Comune) e Federico Benini (Pd). Il documento, respinto con 23 voti contrari e 13 favorevoli, sottoscritto dai gruppi Movimento 5 stelle, Fare Verona, Lista Tosi e Traguardi Verona, impegnava l’Amministrazione a richiedere alla Regione un aumento dei contributi in favore della Fondazione Arena e al Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il turismo un aumento del Fus e contributi straordinari per questa realtà culturale veronese. Inoltre, chiedeva il ripristino dei corretti rapporti con le rappresentanze sindacali e la relazione trimestrale in sede della conferenza di capigruppo sulla situazione di gestione di Fondazione. Infine, la presentazione al Consiglio, entro la fine del mese di settembre, del Piano di rilancio della Fondazione.

“E’ da ricordare che la Fondazione è uscita dal commissariamento l’8 gennaio 2018 e che, già nell’anno successivo, siamo stati in grado di chiudere un bilancio molto importante, con risultati positivi frutto di un piano di rilancio di alta qualità” ha dichiarato il sindaco Sboarina.
“Non è però un percorso che si risolve in pochi mesi, anche se siamo immediatamente partiti acquisendo ottimi risultati. Poi è arrivata la pandemia, uno situazione di crisi che ha destabilizzato tutto. In particolare la Fondazione Arena che, più delle altre, viene colpita nella sua programmazione legata alla stagione estiva e nella sua capienza di pubblico che, per nuove ragioni di sicurezza e distanziamento, è fortemente contratta, con soli 3500 posti autorizzati a serata.
La richiesta delle minoranze di una presentazione al Consiglio, entro la fine del mese di settembre, del Piano di rilancio della Fondazione è in questo momento un punto di difficile concretizzazione. Siamo ancora in una fase di incertezza, capire quali saranno gli scenari su cui lavorare nel breve periodo è ancora difficile”.

Questo il commento del sovrintendente Cecilia Gasdia: “Il percorso di rilancio è solo all’inizio. Impensabile che si possa uscire in poco tempo dal disastro economico ereditato. I positivi risultati ottenuti nel 2019 hanno rappresentato un punto di partenza importante. Anche durante il periodo di pandemia abbiamo continuato a lavorare per strutturare più piani di rilancio che potessero, quando fosse stato possibile, portare alla realizzazione della stagione estiva 2020. Ricordo che le Fondazioni italiane e europee hanno chiuso la programmazione 2020 e rinviato tutto al 2021, mentre noi abbiamo proposto un’alternativa capace di mettere in scena un cartellone di alta qualità anche in un post Covid pieno di incertezze e limitazioni. Anche la programmazione del Teatro Filarmonico è rimasta sostanzialmente invariata. Un risultato per nulla scontato. Frutto di una volontà condivisa orientata ad offrire un effettivo rilancio di Fondazione, il cui futuro non è mai stato messo in discussione”.

Le osservazioni delle forze di opposizione

“E’ data finalmente l’occasione, al Consiglio e alle rappresentanze sindacali, di discutere sul futuro di questa importante realtà culturale della nostra città. Vi è la necessità di risposte chiare ed urgenti in termini economici e di programmazione di eventi per un concreto rilancio di Fondazione”, ha detto Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune.

Alessandro Gennari e Marta Vanzetto (M5S): “Il core business deve tenere al centro l’opera, con spettacoli frutto di produzioni internazionali, e non l’extra lirica. Imbarazzante il piano di rilancio proposto e il fatto che i dirigenti non si siano ridotti gli stipendi”

Tommaso Ferrari, Traguardi Verona: “Il Covid ha rappresentato per tutti un cambio di prospettiva importante. Questo però non giustifica il programma di sole dieci serate che è stato proposto per la stagione Areniana 2020”.

Daniela Drudi, Verona Domani: “Il Comune contribuisca al pagamento degli stipendi dei lavoratori di Fondazione Arena”.

Benini, Pd: “Occorre collegialità nelle scelte e concertazione. Sbagliato il segnale della maggioranza di chiedere un confronto semestrale. Attenzione alla precarietà dei lavoratori stagionali che l’anno prossimo saranno costretti a fare le verifiche artistiche senza considerare la straordinarietà dell’anno in corso”.