Altri 30 giorni di chiusura anticipata, per il Royal Vip bar di via Dalla Chiesa a Santa Lucia. Lo ha deciso il sindaco Federico Sboarina con la proroga dell’ordinanza che limita l’apertura del locale per la tutela della vivibilità del quartiere, la tranquillità quotidiana e la sicurezza pubblica. A partire dal 5 giugno, per altri 30 giorni, quindi, il bar potrà lavorare solamente nella fascia oraria diurna a partire dalle 9 di mattina, con chiusura entro le 18.
Questo è il terzo provvedimento emesso a carico del locale da aprile. Prima la chiusura di un mese, disposta dalla Questura per motivi di ordine pubblico, a seguito di due episodi violenti avvenuti nel mese di marzo. Risse e liti durante le quali erano intervenute le Forze dell’Ordine per sedare momenti di tensione tra persone alterate e in stato di ebbrezza, con bottiglie rotte dentro e fuori il locale.
Subito dopo, e in seguito a questo provvedimento, il sindaco ha potuto esercitare le sue competenze in materia di riduzione di orario. Nel primo giorno di riapertura, il 6 maggio scorso, il bar era tornato a lavorare ma con la limitazione di orario disposta dall’ordinanza sindacale. Il perdurare però di segnalazioni da parte dei cittadini di situazioni di disturbo, nonché il verificarsi di episodi di risse tra extracomunitari, con abuso di sostanze alcoliche, ha reso necessario il nuovo provvedimento firmato oggi.
L’attuale normativa, in particolare gli articoli 50 e 54 del Testo unico degli enti locali, permette ai sindaci di intervenire in caso di criticità, con ordinanze contingibili e urgenti volte a superare situazioni di grave degrado e decoro urbano, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei cittadini.
Durante tutto il mese la Polizia municipale vigilerà sul rispetto delle limitazioni, monitorando l’efficacia della misura adottata. Nel caso in cui la proprietaria del locale, una cittadina nigeriana residente a Verona, non si adeguasse alla riduzione degli orari, scatteranno le segnalazioni alla Procura della Repubblica ed ulteriori provvedimenti restrittivi, tra cui la chiusura coatta.