Fiom, Uilm, Fillea, Feneal, le categorie sindacali di metalmeccanici e lavoratori edili di Cgil e Uil Verona, partecipano allo sciopero nazionali di due ore a fine turno proclamato dalle organizzazioni confederali nazionali di Cgil e Uil per domani, mercoledì 21 febbraio, in risposta alla strage di 5 operai accaduta venerdì scorso, 16 febbraio, nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze.
Inoltre, alle ore 17, di concerto con la Camera del Lavoro Cgil Verona e Uil Verona, si terrà un presidio davanti alla Prefettura.
“Questo non è più il tempo del cordoglio – si legge in una nota – è tempo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. La verità sulla strage di Firenze è che da dopo la la deregolamentazione della normativa sugli appalti è diventato molto complicato risalire la catena dei subappalti che caratterizza i cantieri, tanto da rendere difficile sapere quali e quante ditte stanno operando e quali e quanti lavoratori stanno impiegando. E diventa praticamente impossibile assicurare la qualità del lavoro con l’applicazione dei contratti corretti, la formazione dovuta, il rispetto della normativa sulla sicurezza e la salute, salari adeguati. Verona è maglia nera di infortuni mortali in una regione che a sua volta è ai vertici delle classifiche infortunistiche”.
Secondo i sindacati va ripristinato un minimo di decenza e civiltà del lavoro.
“ Con la patente a punti – dicono – probabilmente quelle aziende non avrebbero potuto mettere piede in quel cantiere come in qualsiasi altro appalto simile. Con una congruità su tempi e modi di esecuzione ci sarebbe un limite allo sfruttamento del lavoro, evitando i ritmi massacranti che invece sembravano caratterizzare la situazione di Firenze. Con l’obbligo della timbratura si saprebbe sempre chi e quanto tempo lavora in un cantiere.