Nella sede dell’Azienda ULSS 9 Scaligera in via Valverde si è tenuta il 30 settembre 2024 la seduta del Comitato Provinciale di Coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in cui sono state presentate le attività svolte dagli Enti, con particolare riferimento ai temi di prevenzione, promozione, assistenza, sicurezza e regolarità del lavoro, e in cui sono emerse le iniziative e le attività d’informazione, assistenza e formazione svolte dalle Parti Sociali. Con l’approvazione del testo unico sulla sicurezza si è consolidato il quadro istituzionale con la costituzione del Comitato Provinciale di Coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, composto da Enti istituzionali quali SPISAL AULSS 9 Scaligera, Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL), Vigili del Fuoco, INPS, INAIL e ARPAV. Oltre a questi, nella sede dell’ULSS 9, a Verona, erano presenti rappresentanti della Polizia Locale di Verona, delle organizzazioni datoriali e dei lavoratori, insieme a delegati di Sicurscuolaverona/SIRVESS, dell’Ente bilaterale Agricoltura Veronese (AGRIBI) e dell’Ente Bilaterale per l’Edilizia (ESEV-CPT). Tutti insieme allo scopo di contrastare il fenomeno infortunistico, lo sfruttamento e l’irregolarità del lavoro, e per dare risposta ai bisogni di prevenzione del territorio, sostenendo le aziende nell’adempimento degli obblighi di legge. Nel merito dell’attività di vigilanza integrata tra SPISAL, INAIL, ITL, VVFF e ARPAV per l’anno 2024 sono stati previsti numerosi interventi. Nel mondo del lavoro gli alti costi sociali, umani ed economici dovuti agli infortuni e alle malattie professionali impongono infatti un nuovo approccio multidisciplinare e una corresponsabilità da parte di tutti: istituzioni e parti sociali. Il percorso comune verso nuovi modi di agire per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro va adeguato ai cambiamenti sempre più rapidi dell’economia, della demografia e dei ritmi di lavoro e alla loro complessità. Gli interventi di vigilanza e prevenzione effettuati nell’anno 2023 dagli Enti di controllo della provincia di Verona sono stati complessivamente 7.745, con il riscontro di un numero elevato di irregolarità contributive da parte di INPS, INAIL (oltre il 95% delle aziende controllate) e il riscontro di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte di SPISAL e ITL, oltre che di irregolarità del lavoro, per oltre il 57% delle 2000 aziende sottoposte a controllo (oltre l’80% delle irregolarità sono state riscontrate da ITL), che hanno portato anche a 160 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (135 da parte di ITL), in particolare nel settore edile. “Il “patto per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” tra gli Enti Istituzionali e le Parti sociali – ha detto la direttrice dello Spisal Stefania Dolci – deve necessariamente assicurare un processo di “governance” intersettoriale, con la partecipazione di tutti gli stakeholder, la programmazione dei controlli coordinati ed integrati, e l’implementazione di strategie d’intervento più complesse”.