Si è riunito in Prefettura a Verona il Tavolo provinciale sulla “Sicurezza sui luoghi di lavoro”, cui hanno preso parte i rappresentanti provinciali delle Forze dell’Ordine, dello SPISAL-ULSS, dell’INPS, dell’INAIL, dell’Ispettorato del Lavoro, di CGIL, CISL e UIL, di Confindustria, dell’Associazione Piccole e Medie Imprese, di Confartigianato, di Casartigiani, di Confederazione Nazionale Artigianato.
La ricognizione sull’andamento del fenomeno infortunistico in ambito provinciale effettuata sulla base dei dati forniti ed elaborati dall’INAIL e dal Dipartimento di Prevenzione-Servizio Sicurezza sul Lavoro della ULSS ha evidenziato, per l’anno 2020, 14.369 denunce, con un decremento dell’11,5% rispetto al 2019.
In un contesto caratterizzato dalla interruzione/riduzione delle attività produttive durante il periodo di lockdown e post- lockdown il dato è fortemente influenzato dalle denunce da COVID-19 e dal ridotto numero degli incidenti in itinere, anche a causa della diffusione dello smart working.
Nel 2020 gli infortuni mortali oggetto d’indagine da parte dello SPISAL sono stati nove, di cui tre a seguito di ribaltamento dei mezzi in agricoltura, cinque in edilizia per cadute dall’alto e mancanza di protezioni ed uno nei trasporti.
Nei primi cinque mesi del 2021 si sono registrati due casi mortali, nel settore trasporti e durante le pulizie di un silos.
L’esame approfondito delle casistiche mostra alcuni tratti ricorrenti per i settori maggiormente interessati ossia quelli delle costruzioni, del trasporto, della metallurgia, dell’agricoltura e per le dinamiche degli incidenti, in genere, dovuti a mancanza di protezioni, cadute dall’alto, malfunzionamenti di dispositivi di sicurezza e simili.
Da qui l’esigenza di compiere un’accurata quanto capillare azione mirata a rafforzare la cultura della sicurezza attraverso la promozione di campagne di informazione e formazione, dirette ai lavoratori ed alle imprese. In tal senso, si è condiviso di rendere disponibile una “Guida al lavoro sicuro”, applicabile nei diversi settori, che partendo dalle criticità comuni riscontrabili, illustrerà le buone pratiche, i sistemi di controllo interni e le misure di auto-tutela utili a prevenire il rischio d’incidenti, implementando le ordinarie misure di sicurezza già autonomamente previste dai documenti aziendali.
La guida, elaborata da un gruppo di lavoro coordinato dallo SPISAL, condivisa in seno al tavolo, sarà proposta ai lavoratori ed alle imprese, per la più ampia informazione e partecipazione, sulla base del modello già sperimentato per la sicurezza e la regolarità del lavoro nei cantieri edili.
Sul piano dei controlli presso le unità produttive, si è condiviso di proseguire l’esperienza delle “squadre miste” SPISAL-Forze dell’Ordine-Vigili del Fuoco-Ispettorato Territoriale del Lavoro, che continuano ad operare con successo dall’inizio della pandemia per i controlli anti-covid.
Una particolare attenzione sarà, inoltre, riservata alle attività di contrasto al lavoro irregolare, che presenta aspetti correlabili al tema della sicurezza, realizzando una circolarità delle informazioni tra tutti i soggetti pubblici coinvolti nei controlli, nella consapevolezza che spesso le irregolarità contributive e fiscali sono il segnale di una scarsa attenzione Si è infine concordato di organizzare un evento di lancio delle iniziative nel corso di un’assemblea straordinaria sulla sicurezza sul lavoro, destinata ai referenti dei lavoratori ed ai responsabili della sicurezza aziendali.
Concludendo i lavori, il Prefetto Donato Cafagna ha richiamato la responsabilità di tutti, perchè si operi per superare un approccio formale al tema.