Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la mozione del consigliere di Forza Italia Alberto Bozza in cui si chiede che la Regione intervenga con il Governo per assicurare una corretta gestione della risorsa idrica del lago di Garda a tutela dell’economia della zona lacustre: agricoltura, turismo, pesca, ristorazione e navigazione.
Una mozione che raccoglie le istanze del territorio, dei sindaci e delle associazioni di categorie. Bozza, in particolare, chiede che sia costituito un tavolo di lavoro con Aipo, Consorzi di bonifica, Regioni coinvolte e Comuni rivieraschi e che sia proposto al Governo l’istituzione di una figura ad hoc superpartes e di raccordo specifica per i bacini del Garda, quelli del Po e dell’Adige, che coordini gli interessi diversi in gioco tra Veneto, Lombardia e Trentino, così da evitare “guerre dell’acqua che oggi discriminano il nostro lago e il Veneto” sottolinea Bozza, secondo il quale il commissario nazionale non basta previsto dal decreto Siccità non basta.
Poi c’è il tema dei rapporti con i vicini del Mincio mantovano, zona prevalentemente agricola, a differenza del nostro lago la cui economia è fondata prevalentemente sul turismo e la ristorazione e non più sull’agricoltura come qualche decennio fa. In base a questo, Bozza chiede “di conferire pari dignità alle varie attività antropiche nella gestione dell’acqua quindi anche a turismo, pesca, ristorazione e navigazione”. “La siccità – dice Bozza – è una grave emergenza del momento, ma forse anche un fenomeno epocale collegato al cambiamento climatico: credo sia infruttuoso per tutti “farsi la guerra” o chiudersi nei piccoli egoismi, anche perché a ben vedere sono molti gli interessi che legano Trentino con Veneto e Lombardia rispetto agli elementi che li dividono. Una figura ad hoc porterebbe una visione d’insieme in grado di superare le divisioni e valorizzare le convergenze. Auspichiamo che il Governo recepisca con urgenza l’istanza del Veneto e agisca di conseguenza”.