E’ lunga, ancora. Molto lunga. Ci vuole pazienza. Coraggio. Altruismo. Fantasia. Prendiamoci questo week end non per “lasciarci andare”, ma per guardarci dentro. Siamo alla fine del primo tempo e non stiamo vincendo. No. Anzi. Siamo seduti sulle panchine degli spogliatoi e ci stiamo guardando. In silenzio. Perchè la partita è più difficile di quello che avevamo pensato. L’avversario carogna. Finora abbiamo provato a limitare i danni, ma non è bastato.
Siamo lì, a cercare dentro di noi qualcosa che speriamo di avere, ma non ne siamo sicuri. proviamo a farci coraggio, l’uno con l’altro. “Dai, non può durare così…”. “Prima o poi, si stancherà, troveremo il modo di metterlo in difficoltà”. Già, ci facciamo coraggio, una pacca sulla spalla, uno sguardo d’intesa. Una speranza. Una mezza preghiera.
Siamo a metà della partita, più o meno. Ci aspetta un altro “tempo” come questo. Barricati in…difesa (pardon, in casa). Cercando di reagire, nell’unico modo che sappiamo. Facendoci coraggio, col coraggio degli altri. Non sappiamo neppure se finirà al 90’, quanto sarà il recupero. Sappiamo una cosa sola. Dobbiamo vincere.