Dalla fusione tra Agsm Verona e Aim Vicenza, il 1° gennaio è nata Agsm Aim, una nuova realtà a capitale interamente pubblico (61,2 per cento Comune di Verona, 38,8 per cento Comune di Vicenza) da circa 1,5 miliardi di euro di ricavi, 147 milioni di margine operativo lordo e oltre 2.000 dipendenti (dati bilancio 2019).
Il Consiglio di Amministrazione di Agsm Aim è composto dal presidente Stefano Casali, dal vice presidente Gianfranco Vivian, dal consigliere delegato Stefano Quaglino e dai consiglieri di amministrazione Anna Massaro, Francesca Vanzo e Fabio Sebastiano. Agsm Aim nasce con un ruolo di leadership nel settore delle multiutility, in qualità di polo aggregante in particolar modo nel nord-est.
Il Gruppo potrà rispondere con efficacia alle importanti sfide che attendono il settore dei servizi di utilità pubblica: l’incremento dei costi di smaltimento dei rifiuti; l’incremento della competizione nel settore della vendita dell’energia; l’apertura della competizione nel settore del gas; la transizione energetica, lo storage, la generazione distribuita e le tecnologie digitali; la convergenza cross industry, che apre nuove opportunità di creazione di valore in ambito smart.
“Il matrimonio tra due realtà così radicate e importanti”, commenta il presidente Stefano Casali, “permetterà ad Agsm Aim di realizzare investimenti tre volte superiori a quelli dell’ultimo quinquennio, con benefici diretti per la nostra società e una migliore qualità del servizio offerto”. “Il Gruppo Agsm Aim”, spiega Casali, “è frutto della fusione di due aziende che, da oltre un secolo, hanno fatto da volàno per lo sviluppo e la crescita delle città di Verona e Vicenza. Ora, grazie alla loro unione, il Gruppo Agsm Aim si vuole proporre come realtà importante anche nel panorama nazionale, ponendosi tra le principali società energetiche italiane”.
“Il nuovo piano industriale al 2024”, continua Casali, “prevede 600 milioni di euro di investimenti che consentiranno al Gruppo di governare le sfide che attendono il settore, ponendo la sostenibilità e il miglioramento dei servizi offerti come pilastri della crescita, in linea con gli obiettivi di rilancio previsti dal New Green Deal Europeo e italiano”.
“Obiettivi, strategie e azioni previsti a piano”, spiega il consigliere delegato Stefano Quaglino, “sono fortemente improntati alla sostenibilità, che è stata posta come il driver principale della strategia di crescita del Gruppo e il cui fattore abilitante sarà rappresentato dagli investimenti con benefici diretti per le economie dei territori serviti, le città, le filiere ad essi collegati e l’occupazione”.
Il 100 per cento degli investimenti per la produzione energetica sarà destinato a impianti da fonti rinnovabili. Sul fronte dell’ambiente sarà sviluppata l’economia circolare grazie al rafforzamento impiantistico nella gestione dei flussi di rifiuti. Sarà poi estesa la rete di teleriscaldamento nelle città di Verona e Vicenza con un incremento dell’energia termica venduta. Gli investimenti previsti nella digitalizzazione delle reti gas ed elettriche e nell’ampliamento dell’offerta commerciale di servizi smart e innovativi consentiranno un miglioramento della qualità del servizio alla clientela, per la quale si prevede il raggiungimento di 1 milione di unità nel 2024.