Matteo Celon, velista veronese classe 1996, è stato uno dei principali protagonisti dell’impresa sportiva compiuta da Luna Rossa culminata con la partecipazione alla prestigiosa America’s Cup, dopo la vittoria della Prada Cup contro gli inglesi per 7 regate a 1.
Da dove nasce la tua passione?
*Cominciai ad andare in barca da piccolo, infatti a dieci anni partecipai al mio primo corso estivo: la passione per la vela durò poco poiché percepivo una sorta di pressione a causa del vento e le onde. Ho praticato moltissimi sport tra cui lo sci di fondo e l’atletica, ma a quindici anni decisi di sfidare me stesso e riavvicinarmi alla vela.
Cosa significa essere il figlio di Claudio Celon?
*Inizialmente papà non ha spinto per il mio avvicinamento alla vela per non caricarmi di eccessive pressioni, infatti sino ai quindici/sedici anni cercò di portarmi il più possibile in montagna. Sul lago molti mi conoscono come il figlio del Ciccio e all’inizio del mio percorso non fu facile convivere con questa pressione. Praticare altri sport si è rivelato molto utile per migliorare le mie abilità e qualità: a mio avviso lo sport ha il potere di creare una mentalità vincente.
L’America’s Cup come punto di partenza o grande traguardo?
* Riassumerei il percorso con alcune parole: dedizione, lavoro e orgoglio. Siamo riusciti ad arrivare fino alla fine e nessuno credeva in noi. Eravamo i meno quotati, ma passo dopo passo ci siamo resi conto di essere un grande gruppo. Non ho alcun tipo di rimorso, ce la siamo giocata fino in fondo. È stata un’esperienza pazzesca. Io ricoprivo il ruolo di grinder, ero uno dei motori della barca: non è un compito prettamente fisico, infatti oltre alla forza è necessario essere svegli mentalmente, capire in anticipo la mossa successiva.
Quali progetti per il futuro?
*Sicuramente vorrei sfruttare questa esperienza in Luna Rossa, sarebbe un sogno rifare l’America’s Cup. Mi stuzzica l’idea della barca olimpica, ma vedremo.
Quanto è stato importante per te crescere sul lago di Garda?
*Questa è un’enorme fortuna, il lago ti dà tanto, pur essendo una sorta di parco giochi ti permette di fare molta quantità: il vento, i velisti e le regate sono all’ordine del giorno. Ovviamente per le onde e venti differenti è necessario andare in altri posti.
Diego De Angelis