C’è qualcosa di intrinsecamente speciale nei nuovi inizi; essi possiedono il potere di alimentare i nostri sogni. Che si tratti di varcare la soglia di un nuovo anno, intraprendere una nuova impresa o coltivare una relazione nascente, la capacità di credere nelle possibilità sembra amplificata quando ci troviamo all’inizio di un nuovo percorso. Durante la mia conversazione con Sophie Theen, autrice australiana e rinomata professionista premiata in ambito Risorse Umane, Diversità e Inclusione, ho cercato di capire se il suo attuale successo professionale e la persona che è diventata sono in sintonia con i desideri e le aspettative che aveva all’inizio della sua carriera. In modo sorprendente, la sua risposta ha rivelato come la sua carriera e la sua crescita personale non abbiano seguito i suoi piani, ma si siano plasmate attraverso imprevisti e opportunità offerte dalla vita. Opportunità che Sophie non aveva osato immaginare, ma che ha abbracciato con fiducia e determinazione quando si sono presentate. Questa propensione ad accogliere positivamente gli imprevisti non è un tratto unico di Sophie. Nelle mie interviste con 30 donne leader provenienti da tutto il mondo, è emerso un tema costante: la maggior parte di loro non aveva pianificato meticolosamente il proprio percorso, e anche coloro che avevano un’idea più precisa e un piano d’azione per la propria carriera, hanno visto la vita cambiare i loro piani, offrendo opportunità e scenari diversi e inaspettati. Il talento distintivo di queste donne è stato il coraggio, la prontezza e l’audacia con cui hanno saputo cogliere queste nuove occasioni e trasformarle in opportunità. Un tratto comune tra queste leader di successo era anche il loro atteggiamento positivo e fiducioso verso la vita. Approfondendo l’esperienza personale di Sophie, le ho chiesto come avesse coltivato questa fiducia e positività. La sua risposta ha evidenziato il ruolo delle difficoltà, riconoscendo quanto possa essere difficile affrontare momenti sfidanti senza farsi abbattere .Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di permettersi di provare tristezza e imparare dalle delusioni. Nel descrivere il suo viaggio, Sophie ha utilizzato la metafora di una giara, un recipiente per raccogliere errori e delusioni. La dimensione di questa giara, ha spiegato, simboleggiava la profondità del suo apprendimento. Invece di considerare gli errori come dichiarazioni di fallimento, Sophie ha trasformato questo processo in uno positivo, un costante promemoria del percorso fatto e della crescita ottenuta .La sua capacità di avere fiducia e la sua positività, ha chiarito Sophie, non erano caratteristiche innate; derivavano piuttosto da un’immersione voluta nelle lezioni ricevute da errori, fallimenti e delusioni incontrate nel suo percorso. Sophie ha riformulato l’atto di riconoscere gli errori come un processo positivo di crescita, non come una dichiarazione di fallimento. Come ha affermato Vineet Nayar, ex CEO di HCL Technologies: “Se non stai commettendo errori, non stai imparando, o almeno non stai imparando abbastanza”. L’obiettivo è non spaventarsi degli insuccessi, non farsi bloccare dagli sbagli commessi, ma superare le difficoltà, persistere e trarre sufficienti insegnamenti dagli errori per progredire nella vita e nella carriera. Questo approccio libera e mette in circolo positività, permettendoci di vedere i nostri errori con compassione. Così facendo, avviamo un circolo virtuoso che ci consente di affrontare il futuro con lo stesso vigore e fiducia associati all’inizio di qualcosa di nuovo.”Anche se nessuno può tornare indietro e By Barbara Dalle Pezzeiniziare completamente da capo, chiunque può cominciare da adesso e creare un finale completamente nuovo.” – Carl Bard
Barbara Dalle Pezze