“Il fatto che buona parte dei politici veronesi, da Verona a Venezia, si occupi della questione dei monopattini, dimostra l’inconcludenza di una intera classe politica che da decenni governa la città senza portare risultati concreti”. La pensa così Michele Bertucco consigliere comunale di Verona e sinistra in comune. “I monopattini possono, forse, provvedere ad una quota molto piccola della domanda quotidiana di mobilità dei veronesi. Non aiuteranno mai a decongestionare le vie di accesso alla città che ogni mattina sono un delirio di traffico, da Corso Milano a Verona Sud ai collegamenti con la Valpolicella a Verona Est. Al contrario possono riuscirci le piste ciclabili, le zone pedonali e il trasporto pubblico, sempre che la politica abbia presente come farlo e come ci sono riuscite tante altre città d’Europa”. L’invito dunque di Bertucco a una maggiore concretezza. “Invito l’amministrazione comunale e la politica veronese -conclude- a tornare con i piedi per terra e ad applicarsi, una buona volta, alle soluzioni concrete. Non abbiamo sentito nessun politico di maggioranza preoccuparsi dei cantieri tartaruga del filobus o del bando spezzatino per la riorganizzazione del trasporto pubblico locale o dei ritardi nella predisposizione del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Nessuno che spenda una parola per lo stato pietoso della rete ciclabile e per le pedonalizzazioni che non vanno avanti”.