Si divide in tre il Giardino di Zorzan Stasera Session Americana, venerdì Ninè Ingiulla e sabato chiusura con i Cheap Wine

Sarà un triplice Giardino questa settimana. Si parte stasera, sul palco di Lugagnano direttamente da Boston, la band Session Americana “un gruppo rock in una tazza di tè, o forse un gruppo folk in una bottiglia di whisky”, come loro stessi amano definirsi.
Musicisti di talento che cercano di creare un’esperienza musicale diversa dalle altre: sul palco un tavolo da bar cablato con microfoni, una valigia vintage rimodellata come una grancassa, un vecchio organo, una chitarra da salotto prebellica.
Un mandoloncello, una custodia di un’armonica danneggiata “graffiata dai roadie dei Depeche Mode” e da un assortimento di altri strumenti. La sensazione è che in un loro spettacolo qualsiasi cosa possa accadere, e che con disinvoltura e genuinità riescano a portare a spasso la loro musica senza tempo. A volte presentando l’ultima serie di canzoni originali e a volte risalendo alle profondità della tradizione americana. In apertura Matt Pascale (blues).
Venerdì invece si cambia decisamente atmosfera, come afferma lo stesso Giamprimo Zorzan: “Dopo averlo scoperto come frontman del gruppo Mercantinfiera 2.0, abbiamo deciso di invitarlo in veste solista, chitarra e voce, per il suo personale e sentito omaggio a uno dei più grandi”.
Parla di Ninè Ingiulla, catanese, uno con una voce struggente che ricorda quella di un immenso poeta e cantautore della musica italiana come Fabrizio De André. Ingiulla fa l’avvocato di professione e la musica per lui è passione e talento, che sfociano in una continua ricerca nei testi e piccoli studi personali sulle parole di De Andrè, che ancora oggi stupiscono per l’attualità del pensiero. Si chiude sabato con i Cheap Wine, pesaresi ma ormai di casa al Giardino. Influenze rock per il quintetto, che affonda le radici sia nei cantautori americani come Neil Young, Bob Dylan o Bruce Springsteen e dall’altro s’ispira alla scena neo psichedelica californiana del Paisley Underground, a cui si aggiungono il southern rock e il rock and roll. Il tutto condito da una attitudine tipicamente punk, e un’autogestione della propria attività discografica: nella loro carriera vantano centinaia di concerti soprattutto in Italia, e diverse tappe fuori dai confini nazionali. “Non passa stagione se non ospitiamo sul nostro palco i Cheap Wine, la più originale e preparata, almeno a parere personale, rock band italiana”, ha concluso Giamprimo. Inizio degli spettacoli intorno alle 21, e possibilità di prenotare i posti contattando il 348 5358957.

Fabio Ridolfi