Un’occasione per scoprire da vicino un’eccellenza letteraria nazionale sul rapporto tra l’essere donna e la fede. E’ importante valorizzare questa Istituzione che rappresenta la vivacità culturale di Verona nel corso degli anni, in vista anche dell’importantissimo appuntamento di Verona Capitale della Cultura 2021”. Così Mauro Bonato ha presentato alla stampa la Biblioteca Leopoldina Naudet di Verona. Un incontro fortemente voluto dal consigliere comunale e membro della Commissione Cultura, finalizzato a far conoscere alla collettività veronese un luogo ricco di storia, di rari testi e di opere di assoluto valore culturale. La presidente di Commissione Daniela Drudi ha ringraziato Bonato per avere organizzato questo appuntamento, mentre il consigliere Andrea Bacciga ha espresso soddisfazione per aver conosciuto in prima persona la professoressa Adriana Valerio del direttivo delle Teologhe Italiane. La Biblioteca, sita presso la sede della Congregazione delle Sorelle della Sacra Famiglia in via Fontane di Sopra, ha origine con la prima raccolta libraria costituita dalle opere possedute da Madre Leopoldina Naudet, fondatrice nel 1816 dell’Istituto. A partire da questo nucleo di carattere prevalentemente religioso, spirituale e biblico, nel corso dei decenni si sono aggiunti volumi di teologia, ecclesiologia, patristica e storia della Chiesa. Un’attenzione particolare è sempre stata posta alle pubblicazioni riguardanti la vita religiosa. Dal 2015 questo immenso e prezioso patrimonio librario e documentale antico e moderno, che attualmente raggiunge i 20.000 titoli, si sta arricchendo di materiale specialistico interdisciplinare su tematiche riguardanti il rapporto donne e fede, ed è aperto al pubblico. Uno staff, composto da ricercatrici e studiosi, si occupa di mantenere aggiornato la raccolta dei volumi, implementandola periodicamente. Un elenco provvisorio dei testi, ordinato per materia, è consultabile sul sito dell’Istituto. “L’attuale catalogo è inserito all’interno del polo delle Biblioteche Ecclesiastiche ed è l’unico, insieme a quello della biblioteca del Seminario Vescovile, ad avere quindi una fruibilità ed una visibilità nazionale. Come ha recentemente detto Papa Francesco, oggi come nel passato, le donne hanno un fondamentale ruolo nel difendere la fede, sono fonte di forza nella società e insegnano. Va promosso quindi il loro ruolo nella famiglia ed il loro contributo nella Chiesa e nella vita pubblica – ha commentato Bonato – Gli esempi nella storia non mancano, basti a pensare alle grandi figure di Santa Caterina da Siena, Santa Teresa di Lisieux e la stessa Leopoldina Naudet”.