Interventi immediati sul piano economico-finanziario e tecnico-giuridico per far ripartire tutto il comparto delle costruzioni: in particolare, snellimento burocratico degli iter preposti, semplificazione, certezza del diritto, tempi certi, minor discrezionalità e richieste “adeguate” sul fronte dei costi generali.
Sono queste le azioni urgenti che l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Verona ha avanzato all’Amministrazione attraverso una lettera indirizzata al sindaco Federico Sboarina, al vicesindaco Luca Zanotto e all’assessore all’Urbanistica ed edilizia privata Ilaria Segala.
Azioni urgenti per far ripartire quel comparto delle costruzioni – cui anche gli Architetti come professionisti appartengono a tutti gli effetti – che è il primo volano per la ripartenza anche in Veneto. Basti pensare che prima della crisi la filiera delle costruzioni rappresentava il 61% del Pil del Veneto tra edilizia e indotto.
«Nel rispetto assoluto del nostro patrimonio architettonico storico-culturale e delle prerogative di una gestione virtuosa del paesaggio – sottolinea Amedeo Margotto, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Verona -, oggi i professionisti chiedono uno snellimento amministrativo, il taglio di inutili “passaggi” burocratici, tempi ragionevoli e certi. Diciamo sì al controllo, ma a seguito di una chiarezza che non crei discrezionalità. Chiediamo semplificazione e riduzione dei costi generali. La parola passa ora alla politica con la quale, negli anni, ci siamo posti come interlocutore attivo e propositivo proprio in vista di un bene comune. Ora è questione di volontà politica e di priorità. Tutti siamo chiamati alla responsabilità: è tempo di decisioni concrete, le sole che contano e che possono far cambiare realmente il passo alla città».