Verona ha rivissuto il suo 492° Venerdì gnocolar. Dopo due anni di pandemia e limitazioni che hanno ridotto al massimo gli eventi cittadini, carnevale compreso, le maschere sono tornate a sfilare. Una giornata attesa dai centinaia di volontari che, con gli abiti della tradizione o sui carri realizzati in mesi di lavoro, hanno dato vita al grande rito cittadino.
Il corteo è partito alle ore 14, puntuale da Corso Porta Nuova. In testa i due primi cittadini. Oggi, infatti, le chiavi della città sono nelle mani del Papà del Gnoco, ‘sorvegliato’ a vista. Sulla linea di via anche il sindaco Federico Sboarina che, a differenza degli altri anni, ha deciso di non sfilare per rispetto e vicinanza alla tragedia del popolo ucraino e che ha raggiunto il corteo per salutarlo all’arrivo a San Zeno. Per rispettare la tradizione però, questa mattina, Sboarina ha ceduto al Sire del carnevale scaligero la ‘poltrona’ e ha incontrato tutte le maschere sulla scalinata di Palazzo Barbieri. Non solo quelle veronesi, ma anche i carnevalanti provenienti dal resto d’Italia, venuti a omaggiare il sire Papà del Gnoco e la sua corte. Ospiti d’eccezione i coloratissimi costumi di Misterbianco, comune in provincia di Catania.