Sfilata dei carri di Carnevale nell’ultimo week end di aprile, come già anticipato nei giorni scorsi: questo il risultato dell’incontro tra il Comune e i comitati di carnevalanti. Ma il giorno preciso non è ancora stato deciso. Ma è possibile fare la sfilata del Venardi gnocolar di domenica? O di sabato? Già non si è mai visto che la sfilata dei carri venisse rinciata ad altra data per un po’ di pioggia, e poi sarebbe clamoroso nche non farla di venerdì. Ma essendo Carnevale, la vicenda sembra proprio tutta da ridere.
Perché è ricca di retroscena più o meno gustosi la storia di questa trattativa che ha visto da una parte il sindaco Damiano Tommasi con l’assessora Marta Ugolini e dall’altra il presidente del Bacanal Valerio Corradi, altri comitati e l consigliere regionale Enrico Corsi da sempre difensore del Bacanal e delegato regionale per seguire il Carnevale.
Il Comune, tra i mille impegni previsti in primavera ha individuato con i comitati il fine settimana tra venerdì 26 aprile e domenica 28. Venerdì, è stato obiettato, servirebbe prendere un giorno di ferie per partecipare, meglio quindi sabato 27. Peccato però che nella basilica di San Zeno l’abate Gianni Ballarini abbia in calendario le cresime e quindi non se ne parla. Resta domenica 28 per la sfilata dei carri: ma nel giorno festivo il personale della polizia locale e delle forze dell’ordine è giustamente ridotto.
E qui si innesta il tema della sicurezza sul quale c’è stato un botta e risposta tra Corradi che garantiva la presenza delle 60 persone richieste e il sindaco Tommasi che gli ha ricordato come l’ultima volta fossero soltanto 23. E il questore aveva avvisato il Bacanal che se non c’erano le previste 60 persone di sorveglianza lungo il corteo, non avrebbe fatto nemmeno partire i trattori da corso Porta Nuova. E casualmente il Bacanl ha poi annullato per pioggia la sfilata un’ora prima del via…
Dalla sicurezza ai contributi tutti i nodi della trattativa
Sul tema sicurezza il Comune è stato accusato di eccessiva burocrazia e che con le autocertificazione tutto si risolve. Una prassi che l’Amministrazione Tommasi non intende più seguire rispetto a quanto avveniva in passato e la questura e la Prefettura sono dello stesso parere. E dal momento che vigili da distaccare per il Carnevale ce ne sono pochi, il Bacanal deve provvedere con gli steward.
Resta poi un altro vero interrogativo: c’è la garanzia che a fine aprile i vari comitati abbiano a disposizione ancora carri, trattori, majorettes, bande e quant’altro?
Quanti saranno i comitati in grado di garantire ancora 134 gruppi in sfilata? Vale la pena riprovarci o no?
Altro aspetto in fase di valutazione: si farà soltanto la sfilata dei carri o ci dovranno essere anche le manifestazioni collaterali in piazza San Zeno, con la replica di quanto fatto tra l’8 e il 10 febbraio? Torneranno gli gnocchi in piazza e le iniziative commerciali e benefiche o ci si limiterà alla sfilata?
Un problema non da poco dal punto di vista organizzativo, per i permessi e gli spazi pubblici: i residenti di San Zeno pare ne abbiano avuto già abbastanza.
Infine, ultimo capitolo ma tra i primi per importanza: chi paga la nuova sfilata di fine aprile?
Il Comune ha detto ai comitati che devono pensarci loro: Palazzo Barbieri non intende tirar fuori altri denari per il Carnevale. Infatti dal Comune ogni anno escono di base 25 mila euro per i comitati rionali e 75 mila euro per il Bacanal. Come vengono gestiti questi soldi?
Il Comune vorrebbe approfondire i bilanci, capire entrate e uscite, anche perché si tratta di soldi pubblici. Già in passato c’erano state inchieste giudiziarie sui rimborsi gonfiati all’interno del Bacanal e il Comune chiede che tutto sia chiaro viste le varie iniziative commerciali e benefiche.
L’aspetto che emerge alla fine è che come è avvenuto per le sagre e altre manifestazioni o le organizzazioni compiono un salto di qualità o si va in crisi.
E siccome organizzare il Carnevale è molto più impegnativo di una sagra, ecco che aumenteranno sempre più da parte del Comune le richieste di professionalità nella gestione e nella organizzazione.
Sembrano finiti i tempi in cui si poteva improvvisare spinti dall’entusiasmo e dal volontariato sperando che andasse sempre tutto bene.
Oggi, con le nuove leggi (in particolare la Gabrielli) viene lasciato poco spazio allo spontaneismo.
Ecco perché alla luce di tutti questi nodi ancora da risolvere non c’è una data ufficiale, né una conferma, per la sfilata dei carri a fine aprile. C’è stata l’individuazione di massima del week end in cui si potrebbe riproporre il corteo di Papà del Gnoco con i suoi carri, ma è tutto da definire se si riuscirà a riproporre il Venardi gnocolar o meno.
E anche il Carnevale non può più fare scherzi.