Sfida all’ultimo Stadio Il sindaco Tommasi parla di un’opportunità offerta dalla candidatura di Verona a Euro 2032 e di un’occasione per valorizzare il quartiere. Ma l’ex sindaco Tosi gli risponde “che il progetto è sbagliato e che lui pensa troppo al pallone”

DAMIANO TOMMASI SINDACO DI VERONA

Sono bastate poche dichiarazioni del sindaco Tommasi sull’avvio del percorso per la riqualificazione dello stadio Bentegodi per far esplodere una nuova polemica dal sapore ferragostano. Per il sindaco Tommasi, l’opportunità offerta dalla candidatura di Verona ai campionati di calcio Euro 2032 è l’occasione che da tempo si attendeva per riqualificare lo stadio cittadino. “Siamo in lizza con altre nove città per la candidatura ad ospitare Euro 2032, obbiettivo raggiungibile solo con la riqualificazione dello stadio Bentegodi – aveva ricordato il Sindaco -. L’intenzione è di elevare lo stadio a uno standard europeo dal punto di vista calcistico ma anche di cogliere quest’occasione per dare a Verona un’infrastruttura che oggi manca, capace di ospitare concerti ed eventi di grande portata anche in condizioni meteo sfavorevoli, dotata di quella tecnologia che permette di sostituire il campo da calcio senza danneggiarlo. Il tutto sarà eseguito nel rispetto del quartiere- tiene a sottolineare Damiano Tommasi.” La nuova struttura dello Stadio Bentegodi dovrà essere progettata per essere all’avanguardia sotto diversi profili: tecnologico, dell’isolamento acustico, della sostenibilità ambientale e del contenimento dell’inquinamento luminoso. L’obiettivo è che lo stadio sia contemporaneo non solo al momento dell’inaugurazione, ma anche in prospettiva futura, al passo con i tempi fino al 2050. La struttura sarà polifunzionale e pensata per ospitare vari tipi di eventi, assicurando così la sostenibilità dell’operazione. È ormai evidente, come dimostrano diverse esperienze in Italia e in Europa, che non è più pensabile avere uno stadio con un’unica funzione, utilizzato solo 20-25 giorni all’anno. Un altro punto fermo della riqualificazione dello stadio è l’attenzione al quartiere. L’intervento sarà l’occasione per ripensare questa parte della città, includendo anche la riqualificazione della Spianà in chiave naturalistica e di valorizzazione della biodiversità, come previsto dalla revisione del PAT, migliorandone l’accessibilità con percorsi pubblici e trasformandola in un parco urbano al servizio del quartiere e della città. Dopo gli approfondimenti è arrivata la prima bordata. “Nuovo stadio? Tommasi pensa solo al pallone. Le priorità sono altre, per esempio intervenire sullo stato di degrado e insicurezza in cui versa la città. E comunque è sbagliato il progetto”. A dirlo Flavio Tosi, europarlamentare e coordinatore veneto di Forza Italia, con i consiglieri comunali della Lista Tosi Antonio Lella e Anna Bertaia. Tosi sottolinea: “Capisco che Tommasi è stato un ottimo calciatore, ma oggi vorrei ricordargli che fa il Sindaco e prima del calcio sarebbe opportuno concentrare l’attività amministrativa sui temi veri che interessano ai cittadini: sicurezza, decoro urbano, viabilità, infrastrutture. E il tema sport andrebbe affrontato sistemando gli impianti comunali in uso a tante associazioni e società dilettantistiche”. Tosi poi spiega che “comunque se proprio dobbiamo parlare di stadio nuovo, allora è pure sbagliato il progetto che ha in mente Tommasi. Costruire un nuovo Bentegodi dalle ceneri dell’attuale sarebbe impattante per l’intero quartiere sul piano cantieristico. Inoltre, uno stadio al centro di un quartiere così urbanizzato è un’idea superata e infelice, ha ragione l’architetto Cenna. Meglio fare lo stadio altrove, la Spianà sarebbe perfetta”. Tosi ricorda che “il progetto di Tommasi non sta in piedi nemmeno sul piano finanziario. Difficilmente Verona sarà sede dell’Europeo 2032, dato che quattro delle cinque città italiane di fatto sono state già assegnate e almeno altre due sedi sono più avanti di noi sul piano logistico. Quindi inutile vendere fumo. Inoltre, con le metrature commerciali che si ricaverebbero nessun privato rientrerebbe facilmente da un investimento da decine e decine di milioni di euro”.