“I tempi e i luoghi di lavoro” non sono più quelli di una volta. Il lavoro agile e le piattaforme digitali rendono evanescenti i confini tra lavoro subordinato e autonomo; tecnologia e robotica accrescono la produttività e creano nuovi mestieri, ma diminuiscono e spesso delocalizzano l’offerta di lavoro. Su tutti questi temi si confronteranno per tre giorni, a Verona, 700 Avvocati giuslavoristi italiani, sui quasi 2mila iscritti ad Agi, l’associazione specialistica degli avvocati che operano a stretto contatto con il mondo del lavoro: imprese, lavoratori, sindacati e associazioni di categoria. Non si parlerà solo fra giuristi (in programma sei workshops con 21 relatori fra avvocati, magistrati e docenti): ne discuteranno sindacalisti e imprenditori, docenti ed esponenti di organizzazioni internazionali che più hanno esplorato negli ultimi mesi il futuro del lavoro. Il convegno si svolgerà nell’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia e dopo il seminario di giovedì 3 ottobre pomeriggio sul futuro della professione sarà aperto Venerdì 4 ottobre alle 9 dal sindaco di Verona, Federico Sboarina, autorità locali, istituzioni forensi, i presidenti di Agi Aldo Bottini e Agi Veneto Leonello Azzarini. Previsto confronto tra Marco Bentivogli, Michele Bauli, Antonio Calabrò ed esponenti di sindacati, Ue e Banca Mondiale.