Chiusura di stagione insolita e originale per l’Estate Teatrale Veronese, che come ultimo spettacolo del 69ª Festival Shakespeariano propone la tragedia greca di Eschilo “Sette contro Tebe”, in programma questa sera e domani al Teatro Romano. Sul palco, con la regia di Marco Balliani, ci saranno gli attori dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, reduci dalle ventidue rappresentazioni dello spettacolo Sette contro Tebe al Teatro greco di Siracusa. Al progetto veronese hanno collaborato, insieme al Comune, l’Università di Verona e l’Ufficio scolastico territoriale, coinvolgendo numerosi studenti delle scuole medie e superiori. “La tragedia di Eschilo chiude una stagione del festival molto fortunata; – ha detto l’assessore Francesca Briani – i quasi 35 mila visitatori confermano il trend positivo degli ultimi anni, un buon auspicio per l’edizione 2018, che festeggerà i 70 anni del festival shakespeariano”. Uno spettacolo che rispecchia temi attualissimi – ha detto il regista Marco Baliani – e fornisce spunti di riflessione sulla politica, la lotta per il potere, la paura della guerra, la contrapposizione maschile/femminile, lo scontro tra fratelli. A differenza dello spettacolo che per tutta l’estate è andato in scena a Siracusa, quello al Teatro Romano punterà maggiormente sull’enfasi e sulle sfumature psicologiche, vista la vicinanza tra il palco, e quindi gli attori, e il pubblico”. “Era destino che i due festival, quello veronese dedicato a Shakespeare e quello del teatro greco a Siracusa, prima o poi si incontrassero – ha aggiunto il direttore artistico dell’Estate Teatrale Giampaolo Savorelli-, visto che sono gli unici, nel panorama italiano, che hanno mantenuto salda negli anni la propria identità”.