Serve una nuova legge urbanistica Un’esigenza concreta sentita da tecnici e costruttori per semplificare le procedure

Maggiori tolleranze edilizie, flessibilità del cambio d’uso, sanatorie, silenzio assenso, doppia conformità alleggerita. Sono tante e diverse le novità introdotte in materia di semplificazione edilizia e urbanistica con la legge ‘Salva Casa’.
Modifiche che impongono inevitabilmente un cambio di prospettiva e di direzione su quello che sarà il ‘Futuro della Progettazione’. Un tema complesso e di forte attualità su cui l’Associazione Giuseppe Barbieri – nata per promuovere studi, analisi e progetti per il territorio e l’ambiente, su temi di architettura, ingegneria e urbanistica – ha promosso ieri, uno speciale appuntamento di confronto che ha riunito, al Montresor Hotel Tower di Bussolengo, numerosi professionisti ed imprenditori cittadini.
Fra i temi al centro dell’incontro, oltre la legge ‘Salva Casa’, anche la legge cosiddetta ‘Salva Milano’ e la riforma del Testo unico edilizia.
Nell’intervento di apertura l’architetto Gian Arnaldo Caleffi, Presidente dell’Associazione Giuseppe Barbieri, ha richiamato la necessità di semplificare l’apparato normativo che regola il comparto edile, a favore non solo di tecnici e costruttori, ma anche, soprattutto, dei cittadini.
“Il convegno è un contributo ad un’esigenza che è sentita non solo dai tecnici e dai costruttori, ma da tutti i cittadini – sottolinea l’architetto Gian Arnaldo Caleffi –. Parlo del bisogno concreto di una semplificazione delle procedure di approvazione dei progetti. Un percorso che rappresenta una zavorra rispetto alla nostra competitività a livello europeo e rappresenta un appesantimento per la vita dei cittadini. Ostacoli francamente inutili che si possono e si devono evitare. Propongo di sperimentare interventi edilizi senza norme precostituite, lasciando alla professionalità dei progettisti e all’iniziativa degli imprenditori la configurazione ottimale. Un esperimento in territori liberi, un po’ come si fa con le zone economiche speciali”.
Di rilievo anche l’intervento dell’architetto Cristiano Guernieri, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Mantova, che ha illustrato la problematica calda del cosiddetto SALVA MILANO, ora al centro di contrapposte prese di posizione politiche. “Ogni volta che sentiamo parlare di semplificazione – spiega Guernieri – pensiamo che la parola ci porti sfortuna, perché il risultato è sempre contrario”.
Per Carlo Trestini, Vice presidente Nazionale ANCE “serve una riduzione delle norme e avere dei testi unici che diano efficacia e soprattutto rendano veloce l’applicazione degli interventi, dalla progettazione all’esecuzione fino alla chiusura dei lavori. Siamo in un mondo che sta cambiando velocemente e dobbiamo essere in grado di cambiare anche il modo di operare dalla legislazione alla fine dei lavori”.
“E’ stata una occasione importantissima – ha detto Matteo Faustini, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Verona – che ha messo in luce la grande difficoltà di tutti gli operatori del settore, in particolare dei progettisti e del mondo delle costruzioni. Mi riferisco alla necessità di avere norme e tempi certi nella realizzazione. Ce lo chiede l’Europa, ce lo chiedono i cittadini, ce lo chiede tutto il mondo delle professioni. Ormai è tempo che non si ragioni più sul Salva Casa, sul Salva Milano, sullo Sblocca Italia. Serve una riforma organica ed oggettiva del settore delle costruzioni, con un nuovo Testo Unico dell’Edilizia e una nuova Legge urbanistica fondamentale per l’Italia”.