C’è anche l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Verona, Luisa Ceni, nell’Alleanza municipalista costituita tra moltissime città italiane per chiedere, con una piattaforma di proposte, un piano casa. Un tema, quello della casa, sempre più grave anche in città dove si cercano soluzioni per dare alloggi a famiglie bisognose, persone fragili, studenti, giovani coppie. E in questo variegato panorama si inserisce la promessa della vicesindaca barbara Bissoli di trovare 5.500 alloggi da mettere sul mercato entro pochi anni e lil progetto finanziato con il Pnrr di Fondazione Cariverona che vuole realizzare uno studentato nell’ex caserma principe Eugenio sfrattando Fevoss, Cai e Pia Opera Ciccarelli. Con fortissime polemiche e un vero scontro politico tra la vicesindaca e Patrizia Bisinella capogruppo di fare. Bisinella aveva accusato Bissoli di ricoprire un doppio ruolo, come consulente di Fondazione cariverona e assessore all’Edilizia privata e patrimonio a cui competerà decidere sul dossier dell’ex caserma principe Eugenio. Bissoli aveva replicato duramente, affermando di non ricoprire alcun doppio ruolo e di ritenere gravi le insinuazioni di Bisinella. Ma la capogruppo di Fare (lista tosiana) non molla il punto e rincara: “La vicesindaca Bissoli deve fare pace con se stessa e con i suoi colleghi di banco in maggioranza. Il 30 novembre 2022 l’assessore Ferrari dichiarava ai giornali (vedi articolo del Corriere di Verona) che ad una votazione importante in Commissione Urbanistica circa alcune operazioni economiche di Fondazione Cariverona la Bissoli non aveva partecipato per una questione di opportunità visto il suo ruolo di legale proprio di Fondazione. Quindi il conflitto di interessi, che oggi l’avv. Bissoli nega utilizzando toni sibillini che fanno intendere una qualche sua azione di tutela nei miei confronti della sua immagine – come se affermare che ha un doppio ruolo fosse diffamatorio – evidentemente esiste non solo per la sottoscritta, ma anche per i suoi colleghi in Giunta e in quel caso andava bene”. Bisinella aggiunge: “Allora ci tengo ad essere più specifica . Poco mi importa se oggi l’avv. Bissoli sia o non sia il legale di Fondazione Cariverona . Il Piano di alienazione dell’immobile di Porta Vescovo da parte di Fondazione è ben precedente al 2022 e per una questione di opportunità – come affermato per la vicenda del 30 novembre 22 da Tommaso Ferrari – sarebbe stato meglio che ad occuparsi di questa pratica non fosse lei e questo è un dato incontrovertibile”. Va poi ricordato che il Consiglio comunale aveva votato una precisa mozione per l’ex caserma Principe Eugenio, dal momento che l’intenzione di trasformarla era emersa già da qualche anno. “La mozione votata all’unanimità su nostra proposta in Consiglio chiedeva al Comune di trattare eventuali alternative con le associazioni prima dello sfratto e non dopo. Speriamo che Fondazione Cariverona, da sempre attenta alle problematiche sociali del territorio, confermi di avere più buon senso di questa Amministrazione Comunale, facendo rimanere le associazioni all’interno del compendio immobiliare, almeno finchè Palazzo Barbieri non avrà individuato e condiviso con loro una sede alternativa. Fare l’interesse della comunità è agire in questo senso, le altre sono solo chiacchiere”. E sull’emergenza casa le città che aderiscono all’Alleanza Municipalista, a cui il Comune di Verona partecipa con l’assessora alle Politiche della Casa Luisa Ceni, sono cinque le proposte lanciate dai Comuni proprio per avere un aiuto per la ristrutturazione di alloggi vuoti. “Le città stanno ristrutturando il loro patrimonio di edilizia popolare, creando esperienze di abitare collaborativo e solidale, studentati pubblici, edilizia sociale e investendo nei canoni concordati o nell’aiutare chi in condizione di morosità incolpevole. Ma non basta: per moltiplicare gli sforzi e assicurare il diritto all’abitare serve un piano casa nazionale”. MB
