Spunta il 31 maggio quale data per fare ripartire la serie A. In Lega c’è anche chi spera che si possa fare in tempo per una settimana prima, ma realisticamente si può pensare che al massimo ci sarà margine per recuperare le quattro gare non giocate per la venticinquesima giornata, magari il 27.
Oggi, naturalmente, non si possono avere certezze ma l’obiettivo è riprendere da dove si era rimasti: si farà di tutto per concludere la stagione. La Figc sta approntando un protocollo. Deroga per ripartire il 27 aprile con le visite, quattro settimane di allenamenti e poi il fischio d’inizio.
Attraverso i microfoni di Sky Sport, il presidente Gravina ha fatto chiarezza sulla strategia della FIGC: “Noi non abbiamo una scadenza per la fine della stagione. La Fifa ha indicato di finire la vecchia stagione e poi di iniziare la nuova e noi la seguiremo. L’idea quindi è di completare i campionati ove questo sia possibile”.
Sulle prossime mosse, il presidente della FIGC ha spiegato: “Il 15 avremo una riunione del comitato scientifico federale e avremo una nostra procedura che comunicheremo a tutte le Leghe che le faranno applicare. Inizieremo, mi auguro entro fine mese, i controlli per garantirci la negatività di tutti i protagonisti e dopo partiranno gli allenamenti e poi, spero il prima possibile, i campionati”.
Mentre si ipotizzano nuovi scenari per la ripresa della Serie A, c’è chi, come Massimo Cellino, presidente del Brescia, non è affatto d’accordo e conferma la sua posizione contraria. Il patron delle rondinelle ha dichiarato: “Ribadisco che se si riprenderà a giocare io non schiererò la squadra”.
“Non è una provocazione: mi diano i punti di penalizzazione che vogliono, mi assumo tutte le responsabilità del caso – ha aggiunto Cellino -. Lotito vuol tornare a giocare? Raglio d’asino non giunge in Paradiso, si dice: io ascolto solo chi è degno di essere ascoltato. Tra l’altro non so nemmeno se rappresenti la Lazio visto che del club è solo presidente del comitato di gestione”.
Cellino ha poi rivolto le sue parole al presidente della Figc Gabriele Gravina: “Vada meno in tv e controlli meglio i conti delle società – ha detto -. E venga a fare un giro a Brescia, poi parliamo di tutto. Io non voglio vantaggi e non ho paura di retrocedere perché non fallisco e la Serie A ce la riprendiamo. Le posizioni prudenti di Fifa e Coni sul fatto di tornare a giocare dicono che il mio punto di vista è quello corretto”.
La maggioranza dei presidente di A è comunque allineata con le posizioni della Figc. Il calcio sta tornando. Se le ipotesi dovessero essere confermate, il Verona tornerebbe in campo domenica 31 maggio col Cagliari di Zenga, anche se la partita potrebbe essere “recuperata” il mercoledì precedente, 27 aprile.