Il Teatro Modus ospita giovedì 21 marzo alle 21 il concerto “Visi femminili, respiri d’amore” dedicato alle sei donne più importanti di Leonard Cohen, il cantautore, scrittore e compositore canadese considerato uno dei più influenti musicisti che hanno esplorato il tena femminile.
L’hanno definito un “ladie’s man”, un affascinante, un po’ maudit, un po’ bohemien “tombeur des femmes”, capace con la sua surreale ironia e con la sua profonda cultura (quest’ultima cresciuta all’interno di una borghese famiglia perfettamente in sintonia con le tradizioni ebraiche) di sedurre qualsiasi donna. In realtà Leonard Cohen, che ha sempre scherzato sulla presunta fama di “play boy” (“La mia reputazione di dongiovanni è stata uno scherzo che mi ha fatto ridere amaramente sulle diecimila notti che ho passato da solo…”) e a cui sono state attribuite lunghe sequenze di amanti, brevi flirt (ci riferiamo a Joni Mitchell), notti roventi (l’episodio con Janis Joplin al Chelsea Hotel) ed avances abortite (la non storia con Nico dei Velvet Underground), ha avuto nella sua lunga vita (1934-2016) solo sei relazioni importanti con donne, che sono state non solo fondamentali nelle interrelazioni private ma determinanti nell’evoluzione del pensiero esistenziale, sociale e religioso del poeta-cantautore canadese. E’ noto a tutti, infatti, come nel suo canzoniere l’idea paralizzante dell’amore, la sua ossessione sessuale siano il leit-motif più narrato da Cohen e come questa estasi carnale sia in contrasto con la libertà individuale e con la creatività o si frapponga alla ricerca di Dio, al desiderio di spiritualità. E’ un dualismo lacerante, la volontà di vivere dentro regole divine o l’aspirazione a creare capolavori artistici che puntualmente vengono disattesi di fronte ad un nuovo rapporto e che da universale diventa privato, vissuto tra lampi e ombre, tra giuste esigenze femminili (leggi maggiori attenzioni) e fughe nell’universo della scrittura e della musica e nelle canzoni che lui compone per le sei donne più importanti della sua vita.
Quello che noi proponiamo orgogliosamente per la prima volta in Italia. ha scritto Giampaolo Rizzetto, non è un “grappolo” di brani scelti dal vasto “songbook” di Cohen (da Songs of Leonard Cohen a Thanks for the Dance) ma una monografia indirizzata esclusivamente alle sei “ladies” che sono riuscite a trattenere più a lungo l’irrequieto Cohen. Lo testimoniano le interviste di Leonard ai vari critici musicali, le spiegazioni date dal cantautore sui brani durante i concerti e le confessioni rilasciate dalle sue stesse ex-fiamme.
Ma chi sono queste sei signore così iconiche da aver condizionato tra idillio e lacerazioni il poeta di Montreal?
La prima è Suzanne Verdal, la seconda è Marianne Ihlen, il grande amore nato tra gli scogli e il mare dell’isola greca di Idra, la terza, altrettanto importante, è Suzanne Elrod, la compagna che gli dà due figli (Adam e la sorella Lorca) e che per dieci anni cerca di mettere in riga l’irrequieto Cohen senza riuscirci, la quarta è Dominque Isserman, la quinta è Rebecca De Mornay, la sesta e ultima lady è Anjani Thomas.