Non solo jogging e bicicletta. Mentre i runner si preparano già fin dal 4 maggio a riconquistare le lunghe distanze, fin qui frenate dalla corsetta “in prossimità dell’abitazione”, milioni di praticanti di altri sport all’aperto scalpitano in attesa di poter ricominciare. E all’esame dei tecnici che in questi giorni stanno lavorando all’allentamento delle restrizioni in vista della Fase 2 anche delle cosiddetti libertà personali c’è anche l’allargamento delle attività motorie consentite.
I criteri sono già ben definiti: Assolutamente no a sport di squadra e di contatto ( dal calcio al basket, dalla pallavolo alla pallanuoto alle arti marziali), no naturalmente a qualsiasi attività sportiva al chiuso (dalle palestre alle scuole di danza alle piscine), ma sì a discipline individuali, all’aria aperta ( dalla montagna al mare o alla campagna) Resta un grande interrogativo che in queste ore attanaglia migliaia di sportivi: si sarà obbligati a indossare la mascherina? Sembra di no, troppo faticoso e anche pericoloso per la respirazione fare attività sportiva con una barriera parafiato anche se chi invece spinge per l’obbligo di mascherina obietta che proprio durante l’attività l’emissione di droplet potrebbe essere più alta.
Tra le prime attività ad essere autorizzate ci saranno tutte le declinazioni della bicicletta in solitario, dalla semplice passeggiata alle mountainbike su piste fuori città. In un primo momento dovrebbero rimanere vietate invece le corse su strada di gruppi di ciclisti.
Sì presto anche agli sport di mare, forti anche del parere degli scienziati secondo cui in acqua un’eventuale carica virale si disperderebbe. Nessun problema per le nuotate in solitarie, per le uscite singole o al massimo in due ( a distanza) in barca a vela e canoa, per il windsurf. Prudenza invece per la riapertura delle piscine, anche quelle scoperte dove è comunque tutto da organizzare l’accesso e le modalità di sicura fruizione. Dovrebbero tornare consentiti, naturalmente, passeggiate e arrampicate in montagna, sempre con il rispetto delle distanze di sicurezza.
Hanno più di una chance anche i tennisti. I circoli sono in attesa di istruzione. Consentendo l’accesso ai campi di non più di due persone alla volta, e solo all’aperto, la pratica garantirebbe abbondantemente tutte le condizioni di sicurezza.
Più complessa la ripresa per le discipline di atletica leggera che scontano una non semplice riorganizzazione degli spazi e naturalmente l’attività delle palestre che potrebbero però riprendere in parte anche prima dell’estate ma soltanto con postazioni in sala molto distanziate e lezioni individuali o in piccolissimi gruppi.