L’Istituto Seghetti, storica scuola cattolica veronese, punto di riferimento del centro cittadino dal 1907, che offre un percorso didattico multilevel strutturato dall’infanzia all’adolescenza, oggi sembra andare contro tendenza: di fronte ad una società che sembra puntare il tutto e per tutto sulla formazione tecnologica ed informatica, innova la sua offerta formativa con una scuola potenziata sul sociale, che vada a coprire gli ambiti della cura e della relazione d’aiuto. Il Liceo delle scienze umane opzione economico-sociale, che verrà avviato nell’anno scolastico 2020-21, ma le cui iscrizioni apriranno nell’autunno del 2019, si pone l’obiettivo di rispondere ad un bisogno contemporaneo di attenzione e aiuto da parte dell’essere umano che, paradossalmente, pur essendo sempre più connesso, risulta sempre più solo. E’ la seconda iniziativa di questo tipo da parte della scuola, che già ha creato un percorso liceale scientifico sportivo improntato alla chinesiologia, per formare professionalità orientate al settore paramedico. “La società di oggi grazie alla tecnologia è sempre più veloce e connessa, a beneficio del lavoro e della produttività – afferma il coordinatore didattico Professor Mauro Pavoni – ma in questo mondo sempre più orientato al fatturato a farne le spese sono le relazioni umane, depauperate e rese molto più complesse dallo sbilanciamento dei valori. Sembrano discorsi d’altri tempi, ma la disgregazione familiare, la decrescita demografica, unite all’assenza di una forte rete sociale, stanno creando una vera e propria emergenza sociale di cui nessuno parla: da qui a pochi anni l’Italia sarà un paese di vecchi non autosufficienti senza figli o parenti in grado di prendersene cura”.