“Se non lo avessi rubato io, l’avrebbe sicuramente rubato qualcun altro”: questa è stata la giustificazione avanzata da M.F. quando gli agenti di polizia lo hanno beccato con in spalla uno zainetto rubato. Ammissione subito ritrattata da M.R., sua complice, che ha dichiarato che si era trattato di un semplice dispetto e che, di lì a poco, avrebbero riconsegnato il maltolto al suo proprietario.
Il furto si è consumato domenica, intorno alle 14.30, nei pressi di Piazzale XXV aprile. Il poliziotti delle Volanti, intervenuti per dare ausilio ad un 26enne trevigiano che, in base alla segnalazione di un cittadino, non si stava sentendo bene, sono stati fermati da un passante che ha dichiarato di aver visto, poco prima del loro arrivo, il ragazzo appena soccorso mentre si allontanava dimenticando il proprio zaino accanto al marciapiede. A quel punto, uno degli agenti si è diretto nel luogo indicato e, sempre grazie all’informazione di un testimone, è venuto a conoscenza del furto appena commesso.
Mentre gli operatori di polizia prestavano soccorso al giovane in via palladio, infatti, due ragazzi, un veronese di 26 anni e una 23enne originaria di Caltanissetta ma residente a Verona, hanno approfittato della distrazione della vittima ed hanno rubato lo zaino abbandonato. Il testimone del furto, grazie al quale gli agenti sono riusciti ad identificare i responsabili, ha immediatamente indicato i due ladri che si stavano allontanando. Raggiunta la svolta tra via Case Ferrovieri e piazzale Guardini, entrambi i giovani si sono accorti di essere seguiti ed hanno iniziato a correre per sfuggire all’arresto.
Bloccati, di li a poco, i due complici hanno dapprima negato ogni responsabilità per poi, invece, ammettere di aver sottratto lo zaino abbandonato. La sacca, contenente due computer portatili ed un e-book, era stata indossata dal ragazzo, M.F., sotto la felpa in modo da non renderla visibile.
I due complici sono stati trattenuti in Questura, su disposizione del P.M. fino a questa mattina. Gli accertamenti effettuati dagli agenti negli uffici di Polizia hanno consentito di appurate che M.F. era già stato arrestato, in passato, a seguito di furti commessi ai danni di alcuni supermercati di Verona.
Comparsi di fronte al giudice, che ha convalidato l’arresto, M.F. ed M.R. sono stati sottoposti, in attesa dell’udienza, alla misura cautelare dell’obbligo di firma.