Se non ora, quando? – il diario di Raffaele Tomelleri

Non abbiamo ancora sconfitto il Covid 19, “anche se la curva dei contagi” come dicono quelli bravi, ci indica dati positivi. Ma lui è ancora lì, ad ammonirci di non “abbassare la guardia”.
E nel frattempo, si fa largo, purtroppo, un’altra emergenza, anche questa inquietante. La “nuova povertà”, una situazione economica che rischia di far sprofondare l’Italia. Questo dicono le cifre, questo dicono gli esperti, questo il grido di dolore che arriva dal mondo dell’imprenditoria. “E adesso è niente, ci vedremo a settembre” diceva ieri un imprenditore veronese. “Sarà allora che la crisi esploderà, se lo Stato non avrà fatto quello che deve fare”.
Prima cosa, eliminare ogni laccio burocratico, far uscire l’Italia dal labirinto di una burocrazia che complica, da sempre, ogni gesto e ogni atto. E che rischia di rendere inutile qualsiasi sforzo. “Se lo Stato ci garantisce aiuti che non arrivano perchè servono diecimila firme, dove vogliamo andare?” aggiungeva ieri l’imprenditore.
Già, dove vogliamo andare? Adesso, questo, non è più il momento delle parole e delle promesse. Questo è il momento dei fatti. Pochi, chiari, concreti. Se non ora, quando?