Se ne va Giuseppe Ungaretti

Maestro riconosciuto dell’ermetismo, inaugurò la schiera dei grandi autori del Novecento, rivoluzionando con la sua “nuova lingua” il modo di fare poesia.
Nato ad Alessandria d’Egitto, da famiglia originaria di Lucca, e morto a Milano nel giugno del 1970, nei primi trent’anni trascorsi in Egitto covò dentro di sé il germe della poesia. Con la raccolta L’Allegria (1931) giunse a maturazione il suo innovativo stile poetico, prodotto di una rielaborazione formale del simbolismo francese, coniugata con la dolorosa esperienza della guerra. La celebre poesia Mattina testimonia più di ogni altra la ricerca dell’essenzialità e della purezza dell’espressione da parte di Ungaretti.