Cara redazione sportiva, sono un vecchio sportivo, che ormai ha perso ogni speranza in questo calcio avvelenato. Sto seguendo in questi giorni la triste vicenda che vede in prima fila la Juve, con i suoi ex dirigenti e con le sue innumerevoli colpe. Il fatto stesso che Agnelli e compagnia si siano fatti da parte la dice lunga sulla loro innocenza. Ma non è questo il punto. Mi chiedo, da tifoso veronese, da amante dello sport puro, che cosa dovrebbero fare alla Juve, oggi? Se il Chievo e Campedelli sono stati affossati, portandoli addirittura al fallimento, partendo proprio da plusvalenze ridicole rispetto a quelle di cui si parla con la Juve, che cosa dovrebbe accadere? La radiazione, forse. E invece temo che, come spesso succede per le grandi, finirà tutto a “tarallucci e vino”. Chissà Campedelli che cosa ne pensa… Marcello, Verona Gentile Marcello, quello che pensa lei, lo pensano tutti gli sportivi italiani, juventini compresi. Perchè qui non si tratta di tifare pro o contro la Juve, sia chiaro. Anzi, diciamolo: come emerge dalle continue intercettazioni, sono molte le squadre italiane nei guai. Il problema è che sembra soprattutto un “sistema”, di cui la Juve è stata a lungo capofila. Con i suoi Nedved, Arrivabene, Paratici, sotto la “supervisione” di Agnelli. Non sappiamo come andrà a finire. Probabilmente a “tarallucci e vino”, ci siamo abituati. Due, i pensieri in questo momento: il primo, il calcio italiano è un malato grave, ma continuiamo a far finta di star bene. Due, riguarda il Chievo. Ci fosse un minimo di coscienza sportiva, dovrebbero provare a restituire a Campedelli e al Chievo quella dignità sportiva che gli è stata ingiustamente tolta. Pensare che sia stato il Chievo l’unica società a pagare questa vergogna, fa male a chi vuole bene allo sport.