Ogni anno il solito gioco di incastri, ma alla fine nessuno dovrebbe rimanere senza aule. E’ il compito, ingrato ma indispensabile, della Provincia che per mesi ricerca le soluzioni migliori per le scuole superiori a fronte di una popolazione studentesca che in 20 anni è raddoppiata (36 mila) mentre gli spazi scolastici sono rimasti più o meno uguali. Ma a partire dal prossimo anno si prevede un forte calo di studenti e forse l’emergenza aule potrebbe rientrare. Ora, a pochi giorni dal ritorno sui banchi, la Provincia ha tutto pronto e la situazione ben chiara. Con il presidente Flavio Pasini (nella foto) e l’architetto Seneci abbiamo fatto il punto della situazione: ecco le novità per città e provincia.
Liceo artistico, container temporanei. Novità per Cangrande e Pindemonte.
In piazzale Guardini saranno ricavate 7-8 aule dai laboratori dell’istituto Marconi La succursale di via Carlo Alberto alle Golosine cambia inquilini ma resta il Galilei
Partiamo dalle situazioni più difficili in città. “Abbiamo avuto una forte crescita di studenti al Liceo artistico per cui abbiamo fatto ricorso”, spiega il presidente della Provincia Flavio Pasini, “ai moduli scolastici coibentati che trovano collocazione negli spazi adiacenti all’edificio scolastico”. Una soluzione, quella dei container che all’inizio ha allarmato le famiglie. “Ma in realtà, spiega l’architetto Massimo Seneci, si tratta di moduli già utilizzati in altre occasioni e che si rivelano perfettamente adeguati. Rispettano i criteri termoacustici previsti dall’edilizia scolastica, sono più ampi di un’aula tradizionale che di solito è di 50 metri quadrati mentre questi moduli arrivano a 60 metri quadrati. Sono ovviamente coibentati. Essendo adiacenti all’edificio principale sono serviti dalla rete wi-fi e gli studenti possono recarsi ai servizi come avviene di solito”. Per rassicurare tutti, spiega Pasini “andremo in sopralluogo a lezioni iniziate per verificare se servono modifiche e interventi, ma comunque questa è una soluzione temporanea”. Sarà temporanea per almeno due ordini di motivi: il primo è che visto il trend della scuola dell’obbligo, si attende un forte calo di popolazione studentesca alle superiori dal prossimo anno; il secondo è che si sta lavorando per trovare nuove aule al Liceo artistico. Su piazzale Guardini infatti si affacciano anche il Marconi e il Fermi. “I laboratori attuali dell’istituto Marconi, spiega l’architetto Seneci, sono molto ampi, misurano almeno 130 metri quadrati, tanto che possono essere razionalizzati dividendoli in due. In questo modo e utilizzando anche gli spazi del magazzino, per l’anno scolastico 2024/2025 potremo ricavare tra le 7 e le 8 aule che ci metteranno in sicurezza di fronte ad eventuali altre emergenze”. Altra novità riguarda il Cangrande che aveva 8 aule distaccate in via Carlo Alberto alle Golosine e che ora invece rientrano nella sede di corso Porta Nuova. Le aule liberate dal Cangrande verranno occupate quest’anno dall’istituto Lorgna Pindemonte che avrà così una succursale alle Golosine dove continueranno ad andare anche gli studenti del Galilei, come lo scorso anno. Tra aule e laboratori, le due scuole avranno alle Golosine 13 spazi didattici ciascuna. Il servizio di trasporto scolastico è garantito da Atv.
Milioni per S. Bonifacio e Villafranca. Progetto esecutivo per sistemare Guarino e Dal Cero; intervento anche per Bolisani, Medi e Anti
Non mancano criticità nemmeno in provincia dove sono moltissimi gli edifici scolastici per le superiori di competenza della Provincia. Da tempo, per esempio, l’istituto Dal Cero e il liceo Guarino di San Bonifacio devono convivere e attendono una soluzione definitiva. “Sono istituti molto frequentati, che richiamano tanti studenti per cui servono nuovi spazi”, spiega il presidente Pasini, “perché si tratta di realtà sempre in crescita. Per questo abbiamo messo a punto un progetto esecutivo di 5 milioni di euro per un ampliamento edilizio che andrà a sistemare tutte e tre le sedi attuali. L’obiettivo è di dare a ciascuna scuola la sua sede, ci vorranno un paio d’anni di lavori ma arriveremo a una soluzione definitivo”. Attualmente il Dal Cero ha due sedi, il Guarino è su 3 sedi e le due succursali sono 7 e di 6 aule rispettivamente, quindi con difficoltà di personale per la gestione delle attività. Alla fine dei lavori, il Guarino avrà la propria sede e una succursale staccata al Dal Cero, il Dal Cero avrà la propria sede e una sede staccata in via Campo Rosolo. Un altro progetto impegnativo della Provincia per un totale di 6 milioni di investimento riguarda poi l’ampliamento del complesso scolastico di Villafranca che comprende gli istituti Anti, Medi e Bolisani. “Riteniamo che tutto sarà pronto tra due anni, per l’anno scolastico 2025/2026”. Ci sono poi altri due capitoli delicati in materia di servizi scolastici in questa pazza estate. Il primo è quello del Pnrr: arrivano soldi per gli arredi scolastici (banchi, divani e altro) quando a certe scuole servirebbero prima di tutto interventi strutturali, dagli infissi alle porte, dal riscaldamento all’accessibilità. “I soldi del Pnrr per gli arredi vengono gestiti direttamente dagli istituti scolastici”, spiega Seneci, “noi come Provincia non siamo coinvolti nelle scelte che riguardano la possibilità di avere aule e laboratori 4.0. Noi interveniamo dove e quando le scuole chiedono”. Il secondo capitolo è quello delle palestre: “Sono poche a fronte di un’alta utenza scolastica”, spiega Pasini, “per cui ci stiamo impegnando a realizzarne di nuove, come a Caldiero e a Valeggio. Possono essere utilizzate anche fuori dall’orario scolastico da tutta la popolazione”.