Ripartenza della scuola: a che punto siamo? La ripresa di settembre si avvicina e si moltiplicano le preoccupazioni delle famiglie per un piano dei trasporti per il rientro in classe degli studenti delle superiori che, a quanto pare, non è ancora stato definito.
«Da una richiesta di accesso agli atti che abbiamo inoltrato ad Atv, emerge che “è in fase di elaborazione una proposta che sarà inviata all’Ente di Governo”», spiega Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi. «La risposta ci lascia perplessi. Nonostante manchino ancora due mesi all’avvio delle lezioni, non si può arrivare tardi all’appuntamento con la prima campanella. Ecco perché chiederò la convocazione urgente di una commissione consiliare straordinaria per far luce su come il Comune stia gestendo la riapertura dei plessi, anche dal punto di vista degli spazi da mettere a disposizione, eventualmente, degli istituti che ne sono carenti. È indubbio che il Municipio non può essere responsabile di ogni aspetto che riguarda la scuola, ma siamo convinti che il compito della politica sia quello di disegnare scenari per non farsi trovare impreparati. E visti i precedenti, è fondamentale evitare il ritorno alla didattica digitale per motivi che non sono strettamente connessi alla gestione dell’emergenza sanitaria».
Per il movimento civico Traguardi, l’obiettivo verso il quale puntare dev’essere quello di organizzare per tempo la riapertura delle scuole e i relativi servizi di supporto.
«Studenti, studentesse e famiglie non possono rimanere il fanalino di coda delle politiche cittadine, come purtroppo è stato nell’ultimo anno», sottolinea Beatrice Verzè, vicepresidente di Traguardi. «Pensiamo alla questione della Biblioteca civica e delle biblioteche di quartiere, presidi fondamentali per gli studenti che però, in parte, sono ancora paralizzate. La Verona di domani vuole essere in grado di gestire le emergenze tramite la previsione degli scenari, mettendo la scuola in cima alla lista delle priorità. Motivo per cui ci auguriamo che le famiglie e le rappresentanze studentesche vengano coinvole nella programmazione».