Ma era necessario che il raduno scout in Arena per il centenario di Agesci fosse autorizzato dalla Soprintendenza? Il Comune ha fatto specifica richiesta? Ma doveva farlo? La polemica sulla mancata autorizzazione dell’evento sta provocando un terremoto di reazioni politiche che coinvolgono anche il ruolo della Soprintendenza. Mentre il sindaco Damiano Tommasi ha chiesto ai suoi dirigenti una relazione su quanto accaduto, interviene per Fratelli d’Italia il deputato Marco PadovanI. “Spiace constatare che vi sia stata un’inutile polemica nei confronti dello scoutismo veronese, nata per la mancanza di un eventuale permesso, a seguito della loro partecipazione ad una manifestazione in Arena. È giusto ricordare l’attività quotidiana che gli scout sia cattolici (AGESCI), sia laici (CNGEI) svolgono tutti i giorni sul territorio. Esprimono esempi di moralità ed educazione. Basti pensare che durante questa “due giorni”, prima di accamparsi con le tende sui bastioni, li hanno interamente ripuliti con guanti e sacchi neri, dando a tutti i veronesi un segno del loro senso civico e dimostrando interesse verso la cura dell’ambiente e la pulizia della nostra città”. “Ritengo”, prosegue Padovani, “che per questioni così importanti e di valore, la burocrazia della Soprintendenza sia da superare. Un’altra situazione che doveva essere superata l’abbiamo vissuta ad ottobre in occasione della festa dei 150 anni degli Alpini in Arena, dove non erano stati concessi i permessi. Sicuramente le importanti regole dell’Anfiteatro, così come quelle di tutti i monumenti, vanno rispettate ma ci sono situazioni in cui l’elasticità per eventi meritevoli deve essere presa in considerazione. In entrambi i casi l'”ok” da parte della Soprintendenza non avrebbe danneggiato il nostro Anfiteatro, ma anzi sarebbero state ambedue motivo di orgoglio per il nostro territorio.