Per questa uscita della rubrica sulle perle nascoste delle piattaforme dedichiamo uno speciale a Martin Scorsese: intramontabile maestro della settima arte, il regista italo-americano è pronto al debutto del suo nuovo The Killers of the Flower Moon, nelle sale a partire da oggi. In occasione dell’uscita di ciò che sembrerebbe essere l’ennesimo capolavoro del regista, vi rinfreschiamo la memoria su altre due sue opere, una notissima, l’altra meno, visibili tutt’oggi su piattaforma… The Wolf of Wall Street (2013) – Amazon Prime Video Negli anni ‘80 Jordan Belfort è un broker che cavalca l’onda spinto dall’avidità di un sogno americano corrotto. Denaro, truffa, potere e sostanze sono la quotidianità dell’uomo e della sua combriccola, finché la minaccia di un’autorità regolatrice non inizia a incombere minacciosamente su di lui. Tratto dal libro autobiografico di Belfort, The Wolf of Wall Street è la storia di un giovane di classe media e di belle speranze che inizia a lavorare in borsa pieno di aspettative e, dopo il crollo del 1987, si reinventa come venditore di azioni spazzatura ad alto margine di guadagno. Sarà l’origine della Stratton Oakmont, società di brokeraggio capace di scalare con metodi più o meno ortodossi le vette del mercato azionario internazionale. Opera pirotecnica per maestria nella regia e dinamicità di racconto, The Wolf of Wall Street è probabilmente il lavoro più folle e scanzonato cui Martin Scorsese ha saputo dare vita, una fiera delle vanità sapientemente messa in scena che libera lo spettatore da ogni morale e impone il personaggio di Leonardo di Caprio come unico, affascinante mattatore sullo schermo. Lasciatevi andare e godetevi 180 minuti di eccessi e sfrenatissimo divertimento… Silence (2016) – RaiPlay Nel 1638 due gesuiti portoghesi intraprendono un lungo viaggio verso il Giappone per indagare sulla scomparsa e il presunto abbandono della religione da parte del loro mentore. Una volta giunti sul posto, i due saranno testimoni di persecuzioni e violenze che metteranno a dura prova la loro fede. Opera diametralmente opposta, per stile e densità, rispetto al precedente The Wolf of Wall Street, Silence è tratto dall’omonimo libro di Shusakū Ēndo ed è stato, a detta di Scorsese stesso, uno dei film più sofferti e importanti della sua carriera: iniziato nel 1991 con un lavoro di comprensione del testo originale e scrittura del film, il copione è stato negli anni rivisto, cancellato, messo in pausa per un lungo periodo e poi finalmente ripreso in mano e riletto, ricomposto secondo una nuova prospettiva interpretativa. La versione finale del testo cinematografico risale al 2005, la produzione è del 2016. Il film porta dentro di sé tutto il tormento produttivo ed esistenziale del regista e lo racchiude nei due protagonisti, Andrew Garflied e Adam Driver, magnetici coi loro sguardi lacerati da un dubbio e da una sofferenza cui non riescono a dare nome e ragione. Sobrietà e rigore dominano l’aspetto registico e fotografico, per uno dei film più esistenzialmente impegnati della carriera del regista italo-americano.
Maria Letizia Cilea