Ben 97 Daspo con divieto di frequentare impianti sportivi e in molti casi anche obbligo di presentarsi in caserma quando si svolgono le partite, sono stati decisi dalla questura di Verona a carico di altrettanti tifosi del Napoli e dell’Hellas Verona a seguito degli scontri avvenuti per la partita Verona-Napoli e dopo Verona Monza, in questo caso tra gruppi di tifoserie gialloblù,
All’esito di una laboriosa attività d’indagine, la Digos della Questura di Verona ha denunciato 69 tifosi (46 napoletani e 23 scaligeri) ritenuti responsabili dei gravi disordini avvenuti in occasione del match Hellas Verona – Napoli disputatosi lo scorso 21 ottobre. I 69 tifosi segnalati hanno tra i 15 ed i 66 anni; uno solo di loro è minorenne.
A questi, vanno aggiunti gli ulteriori 14 ultras veronesi che sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria in quanto coinvolti nella violenta rissa avvenuta in via Generale Chinotto durante il post partita di Hellas Verona – Monza, disputatasi lo scorso 5 novembre.
“Uno dei dati molto preoccupanti che emerge da questa indagine”, sottolinea il questore Massucci, “è che oltre la metà dei Daspo sono a carico di persone ultratrentenni. Parliamo di devianze giovanili e poi se gli adulti si comportanto così, l’esempio che i giovani ricevono è davvero preoccupante. Anche perché lo stadio, il tifo, sono spesso parte importante nella formazione dei giovani che frequentano le partite”.
Una grande e continua attenzione dunque nei confronti delle partite, a cominciare da quella di domani, con Hellas Verona-Juventus e Bentegodi praticamente esaurito anche nel settore ospiti. Giornata campale, sottolinea Massucci, perché ci sarà anche la Fiera con l’esposizione di armi sportive contro la quale sono state organizzate due manifestazioni, una di matrice ambientalista e un’atra contro le guerre.
Ma torniamo ai 97 Daspo e alle partite incriminate.
Come spiegato dalla primo dirigente Tea Mercoli (fresca di promozione), per Hellas-Napoli del 21 ottobre scorso era arrivato un vero e proprio convoglio di van da Napoli con a bordo circa 370 tifosi che di primo mattino si sono presentati in città. “I primi episodi di disordine erano stati registrati già a partire dalle ore 8:30, oltre sei ore prima della gara, quando, all’altezza di Corso Porta Nuova, erano stati intercettati circa 300 ultras partenopei intenzionati a raggiungere il centro storico di Verona.
Sono stati indirizzati al Quadrante Europa e qui identificati. Ma una trentina di supporter napoletani – a bordo di sette autovetture – erano riusciti a sottrarsi al controllo, giungendo a ridosso del parcheggio ospiti dello stadio Bentegodi”. E qui scattava la rissa con una quarantina di tifosi dell’Hellas, in mezzo alle bancarelle del mercato settimanale, con lanci di transenne e di fumogeni.
Il tempestivo intervento delle Forze di Polizia aveva consentito, nell’immediato, di isolare gli ultras partenopei all’interno del parcheggio ospiti e, al contempo, di evitare ulteriori conseguenze.
Denunciati anche quattro tifosi serbi, sostenitori del Partizan di Belgrado, acerrimi rivali della Stella Rossa amica del Napoli
I 32 tifosi napoletani coinvolti negli scontri erano stati immediatamente allontanati dal capoluogo scaligero prima ancora dell’inizio della gara e denunciati per i reati di rissa aggravata, travisamento, possesso e utilizzo di oggetti contundenti nel corso di manifestazioni sportive. Tra i responsabili è stato riconosciuto, peraltro, un ultras azzurro che nel 2017 aveva preso parte all’aggressione all’ex Bar “Oro Bianco” di Corso Cavour.
La visione delle immagini di video sorveglianza ha consentito di denunciare anche 4 ultras scaligeri di nazionalità serba del Partizan di Belgrado, acerrimi rivali della Stella Rossa gemellata con il Napoli.
Intemperanze in Tribuna ovest anche durante la partita da parte di tifosi veronesi contro sostenitori napoletani: denunciati 3 tifosi dell’Hellas – due residenti in provincia ed uno di nazionalità svizzera – per i reati di violenza privata e danneggiamento aggravato.
A fine partita un sostenitore del Napoli era stato accerchiato e picchiato da parte di 9 supporter del Verona a tal punto che le Forze di Polizia erano state costrette ad intervenire per sottrarlo all’aggressione. I responsabili sono stati, a vario titolo, denunciati per i reati di violenza privata, lesioni e violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Nel medesimo contesto, ulteriori 10 ultras veronesi avevano mantenuto comportamenti tali da determinare l’insorgenza di condizioni di concreto pericolo per la tenuta dell’ordine e della sicurezza pubblica. A loro carico, il questore della Provincia di Verona ha emesso il provvedimento amministrativo del Daspo
Scontri nel post gara erano stati scatenati da alcuni ultras napoletani che, defluiti dal proprio settore nel parcheggio ospiti, avevano acceso e lanciato fumogeni e altri oggetti a ridosso del palazzetto AGSM Forum e della Pizzeria “Grotta Azzurra”, nella direzione di un gruppo di ultras veronesi che stanziavano nel parcheggio “C. I tifosi napoletani, intenzionati a raggiungere l’opposta tifoseria, si erano così scontrati con i Reparti in assetto antisommossa precipitatisi sul posto: altri 14 ultras partenopei, sono stati denunciati per i reati di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, travisamento, danneggiamento, possesso e utilizzo di oggetti contundenti.
Resa dei conti tra gruppi ultras gialloblù, dopo Verona-Monza in via Chinotto: Curva sud contro Inferno per lo spaccio di droga
Ai 69 denunciati nel corso del match Hellas – Napoli vanno aggiunti gli ulteriori 14 ultras veronesi che sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria in quanto coinvolti nella violenta rissa avvenuta in via Generale Chinotto durante il post partita di Hellas Verona – Monza, disputatasi lo scorso 5 novembre.
Le motivazioni dello scontro sono da ricondurre alla nota faida tra gli appartenenti rispettivamente al gruppo ultras “Curva Sud” e al sodalizio “Inferno” apertasi a seguito dell’operazione antidroga condotta dalla Squadra mobile della Questura di Verona sulla piazza di spaccio rilevata all’interno dello stadio “Bentegodi”. La prima attività d’indagine ha condotto alla denuncia di 14 ultras veronesi per rissa aggravata, possesso e utilizzo di oggetti contundenti nel corso di manifestazioni sportive: 12 di questi erano già noti per precedenti reati commessi in ambito sportivo, e 6 erano già sottoposti ad Daspo in atto.
Al termine delle indagini, il bilancio è quindi di 97 Daspo emessi nei confronti di altrettanti tifosi – di cui 53 napoletani e 44 veronesi – e di 83 denunciati, a vario titolo, in relazione alle partite Hellas – Napoli (56 supporter azzurri e 23 gialloblu) e Hellas Monza (14 veronesi). Dall’inizio del campionato, inoltre, sono 11 i denunciati (tra sostenitori dell’Ascoli, della Roma e dell’Hellas) per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e per porto e lancio di oggetti atti ad offendere e di artifizi pirotecnici.