Scontri in Piazza Erbe: inammissibili Sboarina: “Gruppi eterogenei, il Cumune si costituirà parte civile”. Ma D’Arienzo lo attacca

La Digos sta visionando i filmati dei tafferugli avvenuti mercoledì sera nel cuore di verona per identificare i violenti e attribuire le rispettive responsabilità. Intanto il sindaco Federico Sboarina ha incontrato in Piazza Erbe gli esercenti che hanno patito danni.
Intanto il Comitato per l’Ordine pubblico ha fatto il punto sugli scontri avvenuti in piazza Erbe mercoledì sera. Sono in corso le indagini e la visione di tutte le immagini riprese dalle telecamere. L’impegno di Istituzioni e Forze dell’Ordine è massimo per evitare che tali episodi si ripetano. Massima allerta anche in vista del weekend di Halloween. Si lavora infatti su un duplice filone, a tutela dell’ordine pubblico e per evitare che si creino occasioni di assembramento.
“Sono molti i filmati delle telecamere nelle mani della Questura che sta conducendo le indagini – ha detto il sindaco Federico Sboarina a margine della riunione-. Materiale su cui si sta lavorando alacremente e l’auspicio è che si arrivi in fretta all’individuazione dei responsabili. Un passaggio fondamentale per punire chi ha oltraggiato la città in un processo in cui il Comune si costituirà parte civile. Ci sono danni alle parti monumentali del volto di piazza dei Signori e agli arredi, ma anche il danno di immagine alla città. Nessuno deve pensare che a Verona ci siano maglie larghe per far passare pochi malintenzionati che approfittano di una grave situazione generale per scatenarsi in comportamenti incivili. Il Comitato Provinciale della Sicurezza ha confermato quanto già emerso e cioè che si è trattato di gruppi eterogenei, persone provenienti da vari mondi ma con la novità della presenza di bande giovanili. Minorenni con cappuccio e mascherina che si sono infiltrati a corteo iniziato dopo essersi dati appuntamento via Telegram. La manifestazione non era autorizzata ma strettamente controllata e si è svolta in maniera civile. L’epilogo violento ha immediatamente spostato l’attenzione sulla violenza gratuita che nulla aveva a che fare con il motivo del corteo a sostegno delle categorie economiche. Adesso la preoccupazione è che si possano ripetere situazioni simili e per questo da parte delle Forze dell’ordine c’è la massima allerta rispetto a qualsiasi segnale”.
Il Comune di Verona si costituisca parte civile contro quei delinquenti che hanno devastato la città e aggredito servitori dello Stato. Lo chiede Vincenzo D’Arienzo, Senatore PD. E’ una vergogna inaudita avere gente così in giro per Verona. Quando si aggredisce lo Stato, continua D’Arienzo, attraverso i suoi uomini migliori, siamo al punto di non ritorno e dalle testimonianze emerge con chiarezza che c’era anche l’intento di uccidere. Diversamente, oltre all’uso di oggetti contundenti di varia natura, non si scaglierebbero sassi dal peso di quasi un chilo sui poliziotti. Se poi aggiungiamo che era tutto programmato, quindi, anche l’approvvigionamento dei materiali per colpire le forze di polizia, la premeditazione rende il quadro molto nitido: alcuni criminali erano pronti a tutto. D’Arienzo: certa gente non ha diritto di cittadinanza e, pertanto, Verona deve respingerli nella maniera più limpida possibile, costituendosi parte civile nel processo che sarà avviato a carico di tutti coloro che, lo spero molto, saranno individuati. Ho un dubbio: credo si sia arrivati a questo punto anche a causa dei tanti silenzi e delle ambiguità che nel tempo sono stati protagonisti in vicende comunque allarmanti che coinvolgevano ambienti dell’estrema destra veronese.
Non vorrei che qualcuno di quei delinquenti, come ho sempre ripetuto, si sia “sentito” accolto nei suoi vaneggiamenti. D’altronde, quando si minimizza o si etichettano come goliardici alcuni fatti accaduti, non si sa cosa può succedere alla prossima volta. E, stavolta, la prossima mossa è stata l’aggressione violenta ai poliziotti che in quel frangente rappresentavano lo Stato di diritto. Che a Verona circoli gente pronta a colpire le forze di polizia è un dato allarmante e deprime l’immagine della città- conclude il senatore-. Da registrare infine una presa di posizione di CGIL, CISL e UIL che registra “con grande come vi siano a Verona soggetti impegnati a creare divisione, spingendo verso lo scontro sociale e generazionale”.