Sconosciuti e poveri. Il caro-bollette colpisce le famiglie veronesi Sono oltre 124 mila i nuclei familiari che hanno risentito pesantemente dei rincari. Dal bando dello scorso novembre è emerso che il 55% dei richiedenti non era mai stato incrociato dai Servizi Sociali. Over 65 e adulti soli con figli a rischio

Il caro bollette colpisce tutte le famiglie veronesi. Sono 124.204 i nuclei scaligeri, molti dei quali in queste settimane hanno già risentito pesantemente dei rincari. A rischio sia la loro tenuta economica che il potere d’acquisto. Due le fasce maggiormente in pericolo: gli anziani e gli adulti soli con figli a carico. L’Amministrazione comunale, pertanto, ha avviato un osservatorio per mettere a fuoco esattamente la reale situazione di bisogno dei cittadini, soprattutto di quelli più in difficoltà che non hanno mai chiesto aiuto prima al Comune. Una fotografia sulla quale verranno predisposti i prossimi bandi per l’assegnazione dei sostegni economici.
Nuovi requisiti per aiuti caro bollette. Dopo avere distribuito già 1 milione di euro per i rincari di energia e gas, il Comune di Verona ha già pronto 1 altro milione per far fronte al rischio povertà energetica. Un nuovo bando che non terrà in considerazione solo l’Isee, quindi, ma anche una serie di nuovi parametri per colpire dritto nel segno, ossia andare ad individuare quei veronesi che potrebbero arrivare alla soglia della povertà e che, fino ad ora, non hanno dovuto chiedere aiuto. Un sostegno per affrontare l’aumento del costo della vita e garantire alle famiglie un paniere minimo di beni e servizi. Famiglie a rischio. Dal bando dello scorso novembre è emerso che il 55% dei richiedenti è sconosciuto ai Servizi sociali comunali. Il 51% delle domande è stato presentato da persone nella fascia d’età 41-60 anni, uomini e donne in età lavorativa. Il 20% sono invece over 65. Due le fasce che risentono maggiormente dei rincari: gli adulti soli con figli a carico ma soprattutto gli anziani. A Verona gli anziano soli over 70 sono circa 18 mila, 1.200 quelli già seguiti dal Comune. Sono 400 gli anziani che ricevono assistenza economica, 800 quelli che hanno il supporto domiciliare e ricevono i pasti. Nuove opportunità di lavoro. La seconda leva da azionare per aiutare la tenuta economica delle famiglie è quella del lavoro. Sull’occupazione il Comune non ha competenze se non quelle informative per nuovi percorsi professionali. Come quelli che ci sono in agricoltura ma anche nei parchi divertimento in Italia e all’estero con la mobilità internazionale per i giovani. Il Servizio Promozione lavoro del Comune, infatti, si è immediatamente attivato per intercettare nuove possibilità di occupazione, vista la situazione emergenziale. E organizzare una serie di incontri per mettere in connessione domanda e offerta. Un programma di incontri e approfondimenti che inizierà questa settimana. Sul sito del Comune sono disponibili tutte le informazioni.