Mercoledì 11 settembre i lavoratori di ATV si fermeranno per 8 ore (dalle 16.30 a fine servizio) per chiedere un miglioramento del servizio per i cittadini, maggiore sicurezza per utenti e lavoratori, migliori condizioni salariali e normative. I salari dei lavoratori sono fermi dal lontano 2012 e i vertici aziendali non intendono aumentarli nonostante gli importanti utili registrati nei bilanci degli ultimi sei anni (che variano da un minimo di 1,5 ad un massimo di 3,2 milioni di euro). Questo atteggiamento, si legge in una nota da un lato costringe i lavoratori ad effettuare una quantità esagerata di lavoro straordinario per avere un salario dignitoso (mettendo però a repentaglio la sicurezza), dall’altro sta provocando una fuga dei conducenti/autisti, i quali non sono più disponibili a percepire stipendi da fame (un neoassunto percepisce circa 1150 €) mentre i soci si dividono allegramente milioni di utili, aumentano gli stipendi dei soli dirigenti e versano cifre importanti ad altre aziende partecipate del Comune di Verona. “I vertici aziendali nei giorni scorsi hanno smentito queste nostre affermazioni, che noi chiaramente ribadiamo. La conferenza stampa, che vedrà anche la partecipazione dei segretari generali confederali Stefano Facci, Massimo Castellani e Lucia Perina, sarà l’occasione per illustrare i documenti che attestano la veridicità delle nostre dichiarazioni”.