Ivano Palmieri, insegnante di storia e filosofia nei licei di Verona, è l’autore di “Schei in fumo”
“Il titolo rifà il verso a un noto libro di Gianantonio Stella degli anni ’90, “Schei!”, che raccontava il mitico Nordest che aveva raggiunto elevati livelli di benessere, con un’abile combinazione di iniziativa imprenditoriale, visione di mercato, disciplina di lavoro, ma anche egoismo, ambizione e avidità. Il mio libro vuole raccontare invece il declino, però in un’area specifica, Verona, e in un settore particolare, la finanza,; salvo poi accorgersi che in questo caso nemmeno soltanto di “declino” si dovrebbe parlare ma, come recita il sottotitolo, di “rogo”, in cui sono stati bruciati ingenti capitali personali e collettivi.»
Il suo è un saggio che analizza l’ultimo ventennio della finanza veronese, giusto?
“Esattamente. Da quando il Banco Popolare (1998) e Cattolica Assicurazioni (2000) che sono società cooperative, chiedono e ottengono la quotazione in Borsa. E la principale fonte di dissipazione di ricchezza è stata, per entrambe, e naturalmente per i tanti piccoli soci azionisti, il disastroso andamento dell’azione che nel ventennio ha perso fra l’80 e il 90 per cento nel caso di Cattolica, ben oltre il 90 per cento nel caso della Popolare. Ma a infliggere questi duri colpi al corso del titolo non è solo il problema dello statuto e della forma societaria, e nemmeno la sequenza di eventi critici mondiali che hanno flagellato la finanza internazionale, ma in gran parte dovuti a una serie di fattori interni, come la modesta cultura matematico-finanziaria, presidenti inamovibili, consigli di amministrazione compiacenti, assemblee docili e disposte ad acconsentire anche a formidabili perdite di esercizio. Ed è tutto questo che io ho cercato di narrare nel mio libro.»
Il suo saggio si compone di 227 pagine e poi ce ne vogliono altre 20 per elencare tutta la bibliografia di cui ha disposto per scrivere “Schei in fumo”…
«Un lavoro di ricerca molto lungo. Naturalmente ho potuto fare ricorso solo a fonti ufficiali e pubbliche, quelle fornite dagli stessi istituti, e poi un gran numero di articoli di giornale che contenevano, accanto all’informazione, degli spunti interpretativi»
Un consiglio ai nostri lettori: perché è utile leggere “SCHEI IN FUMO”?
«Se dovessi dire perché sia utile leggere quanto ho scritto, credo che i veronesi, potrebbero ascoltare con interesse una voce che dice alto e chiaro, e con abbondante documentazione, quello che sanno anch’essi, o che sospettano, e di cui probabilmente già dentro di sé provano risentimento e indignazione, ma che finora hanno taciuto o appena bisbigliato.»
“SCHEI IN FUMO – il rogo della finanza veronese” di Ivano Palmieri – Cierre Edizioni Verona