Nei tre giorni di apertura della fiera, dal 14 al 16 ottobre 2022, i visitatori totali sono stati il 13 % in più rispetto all’edizione 2021 e hanno giudicato di grande qualità la proposta espositiva delle 140 gallerie italiane e internazionali che componevano il panel della fiera.
Un riscontro particolarmente positivo è stato trasmesso da importanti collezionisti e curatori internazionali che hanno visitato per la prima volta la manifestazione.
Rilevante è stato il mood generato da ArtVerona tra gli operatori del settore, che ha favorito un ampio scambio di trattative e contatti.
Anche in città si sono sentiti gli influssi di ArtVerona numerosissime le presenze tra galleristi, collezionisti, curatori direttori di musei e fondazioni e professionisti del mondo dell’arte, che hanno partecipato alle varie iniziative, tra cui l’intervento Remoto 2022 che Giorgio Andreotta Calò ha intervento appositamente studiato per il Giardino di Carlo Scarpa del Museo di Castelvecchio, e per gli spazi della Galleria d’Arte Moderna “Achille Forti” e del Museo di Storia Naturale a Verona.
Un successo che conferma il progetto di Stefano Raimondi, la cui direzione è stata confermata fino al 2024, che, con ArtVerona #ITALIANSYSTEM ha voluto rafforzare il dialogo tra gli operatori nazionali e aprire a ospiti internazionali, per valorizzare e sostenere il sistema dell’arte italiano e offrire a collezionisti e visitatori un’esperienza coinvolgente, dedicata a più generazioni e pubblici, intraprendendo la strada dell’innovazione, della sostenibilità e dell’accessibilità.
“Questa edizione di ArtVerona – afferma Stefano Raimondi – ha potuto contare sulla partecipazione di un pubblico qualificato e attento come da DNA della manifestazione. Gallerie, collezionisti, curatori e direttori di istituzioni italiane e internazionali, artisti, giornalisti e i principali operatori che compongono il sistema artistico hanno trovato una manifestazione di qualità e una piattaforma aperta di scambio e confronto. Molto apprezzate sono state le proposte delle gallerie, le nuove sezioni, i progetti come Habitat o il Red Carpet di Stefano Arienti. ArtVerona è stata anche l’occasione per scoprire la rinnovata e ampia proposta culturale che la città di Verona ha messo in campo in una prospettiva di sempre maggior coinvolgimento e integrazione con il territorio”.
“Il risultato di questa edizione, per nulla scontato, è stato merito di un grande lavoro di squadra che ci ha consentito di fornire alle gallerie, ai professionisti e ai collezionisti uno strumento efficace per un comparto che genera complessivamente un fatturato di 4 miliardi di euro nel nostro paese – sottolinea Federico Bricolo, presidente di Veronafiere -. Il ritorno nel pieno della attività nel post pandemia, inoltre, ci ha permesso di coinvolgere in modo puntuale la città e il sistema museale pubblico e privato che hanno rappresentato uno straordinario punto di forza per l’incoming di oltre ottomila selezionati collezionisti dei quali seicento ospitati direttamente nei giorni di manifestazione”.
Il pubblico di collezionisti e appassionati ha particolarmente apprezzato la nuova sezione Habitat, il progetto culturale dedicato alla presentazione di importanti ambienti di grandi artisti storici italiani quali Ugo La Pietra, Marina Apollonio, Nanda Vigo, Luciano Fabro.