Per Sboarina non ci sono dubbi: “Il lavoro costante e la presenza sui grandi temi della città, così come sulle questioni della vita quotidiana dei quartieri, è ciò che serve per fare il bene la città. I risultati concreti arrivano nel tempo e con l’impegno di ogni giorno, le uscite spot e le polemiche non pagano e infatti i cittadini se ne accorgono”.
Lo dimostrano – secondo il sindaco-i numeri del sondaggio de Il Sole 24 Ore, basato su una sola e semplice domanda, e cioè se rivoterebbero il sindaco in carica.
“Da luglio 2020 -dice- la mia percentuale è cresciuta di quasi 20 posizioni (da 84 a 66), un balzo in un anno che non può che farmi piacere e confermare la bontà di quanto fatto fino ad ora. Dal punto di vista politico, il dato significativo è aver raggiunto il 52 per cento delle intenzioni di voto, migliorando il 49% dello stesso sondaggio dell’anno scorso, dati da confrontare con il 29% dei consensi al primo turno del 2017. Volere il bene di Verona e amare profondamente la propria città è la formula che paga ed è anche l’unica strada da percorrere insieme ai veronesi, senza promesse mirabolanti. Così si raggiungono risultati importanti e a lungo termine”.
Il primo cittadino ricorda che questa fotografia sul sindaco, va di pari passo con quella emersa pochi mesi fa dalle classifiche sulla qualità della vita pubblicate da Italia Oggi e Il Sole 24 Ore, in cui Verona ha conquistato rispettivamente il sesto e il quarto posto, con notevoli balzi in avanti rispetto agli anni precedenti.
“Il benessere di Verona -conclude- è fatto di tanti mattoncini messi giorno dopo giorno, senza lasciare indietro nessuno. L’avanzamento collettivo è il traguardo più grande per un amministratore che in continua crescita porta la sua città sempre più in alto e su solide posizioni. Tenere la barra dritta è la cosa più importante perché amministrare le grandi città, come dimostrano i numeri dei sindaci di molti capoluoghi, non è semplice”.
BASSA CLASSIFICA
Non la pensa così Michele Bertucco: “Il 66° posto raggiunto da Sboarina nella classifica de Il Sole 24 Ore riguardante il gradimento dei Sindaci delle 105 città capoluogo di provincia -dice- riflette la situazione di un primo cittadino che a un anno dalla scadenza del mandato si trova impantanato tra promesse non mantenute e speranze tradite. Secondo la graduatoria, il primo cittadino sarebbe infatti calato di -6,1% nel gradimento da parte dei suoi cittadini che lo elessero con il 58,1% dei voti al ballottaggio delle elezioni nel 2017. Molte le ragioni dello scarso gradimento. Beffardo il contrappasso anche sulla promessa del Central Park allo scalo merci. Non da ultimo è comico che dal punto di vista urbanistico Sboarina citi a suo favore tutti progetti che vanno in deroga alla programmazione urbanistica impostata dalla sua amministrazione.
SINDACO IMPALPABILE
“Anche se prima vorremmo capire meglio la metodologia con la quale è stata stilata,-dicono Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani- la classifica del Sole 24 Ore sul gradimento dei Sindaci italiani indica un trend di netta insoddisfazione dei cittadini veronesi nei confronti del Sindaco Sboarina e del suo operato. Dunque, anche se i dati devono essere presi con le pinze, la ricerca conferma che quella di Sboarina è un’amministrazione impalpabile”.