Il candidato sindaco Federico Sboarina ha incontrato ieri mattina al Crowne Plaza una rappresentanza di amministratori comunali del centro destra della provincia di Verona. Erano presenti Davide Bendinelli (Forza Italia), Paolo Patrenoster e Paolo Tosato (Lega nord), Ciro Maschio (Fratelli d’Italia), l’assessore regionale Luca Coletto, i consiglieri regionale Stefano Valdegamberi e Stefano Casali. “Questo incontro”, ha detto Sboarina, “lo abbiamo organizzato perché mancano 10 giorni al voto nel Comune capoluogo e quindi è il momento di fare il punto su alcune dinamiche che riguardano il prossimo futuro. Per le Comunali di Verona -ha aggiunto- abbiamo creato una grande squadra e l’idea politica è di ripartire con un blocco monolitico che poi sia presente anche nelle altre tornate elettorali, abbiamo lavorato su progetto politico e non mettendo solo insieme le liste. Senza contare che, se vinceremo, potremo riannodare il filo di dialogo con la Regione per le iniziative utili al territorio. I primi due aspetti su cui il coordinamento potrà portare risultati sono le infrastrutture e il turismo. La Tav non attraversa solo l’area di Verona, interessa molti altri Comuni e insieme si possono ottenere maggiori obiettivi. Un altro esempio è la promozione nel territorio nel suo complesso, il marchio Verona non può essere solo Arena e Casa Giulietta. Verona è molto altro”. Paolo Tosato non ha dubbi: «La squadra c’è, l’amicizia anche. Al ballottaggio andremo casa per casa a parlare con gli elettori. La Regione è con noi, tornerà anche il presidente Zaia. Qui la provincia veronese è tutta rappresentata da tanti amministratori di tutti i quadranti. Questi sono i 9 giorni più importanti della campagna perché voglimo che Verona cambi passo. Saremo quelli che fanno parchi e non centri commerciali, che mettono a posto la Fondazione Arena e le partecipate». Secondo Casali: «si sta scrivendo una pagina che non riguarda solo il territorio del capoluogo, ma tutta la provincia. Il nostro gruppo che è appena stato formato in Regione, già dal nome si capisce che noi con Alfano, Verdini non ci andiamo”. Maschio ha ricordato che “alle ultime votazioni provinciali abbiamo voluto fortemente fare una lista che si chiamasse centrodestra per rimarcare bene il nostro percorso”.